Sovaldi (sofosbuvir), grazie all’accordo raggiunto tra Gilead Sciences, l’azienda che lo ha sviluppato e lo produce, e l’Agenzia Italiana del Farmaco AIFA, è rimborsabile per il trattamento dei pazienti affetti da epatite cronica C.
La chiusura del processo negoziale è avvenuta nel rispetto dei tempi auspicati dal Ministro della Salute e indicati nel comunicato AIFA del 13 agosto 2014. L’accordo per la rimborsabilità del farmaco Sovaldi, siglato in occasione della riunione del Comitato Prezzi e Rimborso (CPR) del 30 settembre 2014, consentirà di trattare il più grande numero di pazienti in Europa, tenuto conto della più alta prevalenza della patologia in Italia.
Sovaldi, già inserito da qualche mese in un programma di accesso compassionevole per la somministrazione ai pazienti più gravi, sarà disponibile nel più breve tempo possibile secondo progressivi criteri di appropriatezza specificati dalla Commissione Tecnico Scientifica (CTS).
Sofosbuvir è un profarmaco nucleotidico soggetto a metabolismo intracellulare che origina un metabolita (l’analogo uridinico trifosfato GS-461203) inibitore dell’enzima RNA polimerasi NS5B RNA-dipendente, utilizzato dal virus dell’epatite C per la replicazione virale. GS-461203, infatti, può essere incorporato nell’HCV RNA dalla polimerasi NS5B e fungere da terminatore di catena.