L’evoluzione della malattia varia da persona a persona, ma è possibile individuare fondamentalmente cinque forme di decorso clinico.
Sclerosi multipla a decorso recidivante-remittente: è caratterizzata da attacchi acuti o ricadute (recidive) che si alternano a periodi di remissione con assenza di sintomi (recupero totale) o con sintomi residui lievi (recupero parziale dell’attacco). La recidiva può riguardare sintomi già esistenti o manifestarsi con l’esordio di nuovi sintomi. Questa forma può evolvere verso la forma secondariamente progressiva.
Sclerosi multipla secondariamente progressiva: inizia con un decorso recidivante-remittente seguito da un peggioramento progressivo dei sintomi anche nei periodi che intercorrono tra una recidiva e l’altra. Tipicamente, la sclerosi multipla secondariamente progressiva è caratterizzata da una minore frequenza (fino alla scomparsa) degli attacchi acuti e da un peggioramento funzionale continuo. Molti dei pazienti con sclerosi multipla recidivante remittente sviluppano la forma secondariamente progressiva.
Sclerosi multipla primitivamente progressiva: è caratterizzata da progressione dei sintomi sin dall’esordio e dall’assenza di veri e propri attacchi, di remissioni o stabilizzazioni. Generalmente ha un decorso graduale e lento. Delle persone con diagnosi di sclerosi multipla circa il 10% sviluppa la forma primaria progressiva. I criteri diagnostici per la forma primaria progressiva sono meno certi di quelli per la forma recidivante-remittente per cui la diagnosi viene spesso fatta molto tempo dopo l’esordio dei sintomi neurologici quando la persona ha già sviluppato una significativa disabilità.
Sclerosi multipla a decorso progressivo con ricadute: è simile alla forma primariamente progressiva, ma, oltre a un decorso progressivo dall’esordio, presenta anche episodi acuti con sintomi che non regrediscono o regrediscono solo parzialmente. Si osserva nel 5% circa dei pazienti.
Sclerosi multipla benigna: non mostra un’evoluzione peggiorativa. Esordisce con uno o due episodi acuti seguiti da un recupero funzionale completo, oppure viene diagnosticata quando è presente una minima disabilità che non progredisce nel tempo (si considerano 15 anni). La sclerosi multipla benigna tende a essere associata a sintomi sensitivi (per esempio, formicolii) o visivi (neurite ottica).
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