La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica recidivante, non contagiosa, immuno-mediata, che si manifesta a carico della cute con chiazze di desquamazione e lesioni di diverso tipo.
In base all’aspetto, all’estensione e alla localizzazione delle lesioni, si riconoscono diversi tipi di psoriasi. Quando la malattia colpisce anche le articolazioni, si parla di artrite psoriasica. Per una corretta diagnosi, può essere effettuata la biopsia dei tessuti cutanei.
Nella maggior parte dei casi, dopo l’esordio, la malattia è caratterizzata dall’alternanza di fasi, di durata variabile, di remissione (con attenuazione o scomparsa dei sintomi) a fasi di esacerbazione (con ampliamento delle aree coinvolte e riacutizzazione della sintomatologia).
Oltre a presentare diversi gradi di severità, che possono essere monitorati attraverso scale di valutazione per tradurre le sue caratteristiche come la desquamazione e l’estensione delle placche in “punteggi dell’attività della malattia” (come, ad esempio, PASI “Indice di gravità della psoriasi per area interessata”), la psoriasi mostra grande variabilità individuale: in alcuni pazienti si formano poche e piccole chiazze localizzate che procurano un modesto fastidio, in altri, le lesioni arrivano a danneggiare l’intera superficie del corpo con una seria compromissione della qualità della vita, della socialità e della capacità di svolgere le normali attività quotidiane e lavorative.
La psoriasi colpisce persone di entrambi i sessi e di qualsiasi età, anche se fa registrare un picco di insorgenza tra i 20 e i 40 anni.
L’impatto di questa malattia sul benessere emotivo dei pazienti è ancora più accentuato quando causa lesioni su aree scoperte e visibili del corpo. Al fine di contrastare la stigmatizzazione delle persone che convivono con la psoriasi e per diffondere la conoscenza di questa patologia, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nella propria 67° assemblea tenutasi a maggio 2014, ha adottato una risoluzione nella quale la psoriasi e l’artrite psoriasica sono riconosciute come “malattia cronica, non trasmissibile, dolorosa, deturpante e invalidante per la quale non esiste una cura” con elevato onere psico-sociale.
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