In base all’aspetto, all’estensione e alla localizzazione delle lesioni, si riconoscono diversi tipi di psoriasi. Una persona può svilupparne più di un tipo anche contemporaneamente.
Psoriasi a placche o volgare
È la forma più comune ed è caratterizzata da chiazze rossastre, ben delineate, escrescenti, ricoperte da squame di colore bianco-argento di dimensioni variabili che si staccano dalle placche causando occasionalmente prurito o dolore. Le placche sono localizzate prevalentemente sugli arti e, in particolare sulle regioni estensorie, nella regione lombo-sacrale, fra i glutei e i genitali, nella regione ombelicale, nella zona dietro le orecchie e sul cuoio capelluto, che può essere sede esclusiva e dove l’ipercheratosi può inglobare i capelli. Quando le macchie si diffondono alla maggior parte della superficie del corpo, senza provocare compromissione delle condizioni generali del paziente, si parla di psoriasi volgare universale o suberitrodermica. Quando le placche sono variamente estese, ma localizzate prevalentemente alle aree di pressione delle mani e dei piedi, invece, si parla di psoriasi palmo-plantare. Quando sono coinvolte anche le unghie, si ha onicopatia psoriasica. Nella psoriasi oculare c’è l’interessamento della cute palpebrale con blefarite desquamativa alla quale può associarsi il coinvolgimento della mucosa congiuntivale, della cornea e delle tonache più interne dell’occhio con cataratta o uveite anteriore (nei casi HLA B29 positivi). Raramente può verificarsi il coinvolgimento delle mucose (in particolare della bocca) e delle pseudomucose.
Psoriasi guttata
È più frequente nell’età pediatrica e all’inizio dell’età adulta. Si può presentare a seguito di infezioni batteriche o virali (spesso 2-3 settimane dopo un’infezione streptococcica delle vie aeree) con la comparsa sul tronco, sugli arti o, più raramente, sul cuoio capelluto, di chiazze pruriginose rosse o rosa scuro a forma di goccia (gutta, in latino) che non superano i 2 cm. Nei giorni seguenti all’insorgenza, le chiazze si allargano leggermente e la pelle si screpola. I sintomi della psoriasi guttata, una volta risolti, possono non ripresentarsi più.
Psoriasi flessurale o inversa o delle pieghe
È più comune nelle persone sovrappeso dove è anche più difficoltosa, in quanto si manifesta prevalentemente nelle pieghe sottomammaria, interglutea, ombelicale e inguinale con interessamento della regione genitale e, in generale, nelle zone flessorie come le ascelle e l’inguine. Si presenta con aree secche, lisce, arrossate, ben demarcate doloranti e pruriginose, che si infiammano, si infettano e si irritano facilmente per lo sfregamento e il sudore. Mancano le squame tipiche della psoriasi a placche.
Psoriasi pustolosa
Colpisce prevalentemente persone già affette da psoriasi con maggiore incidenza nelle donne e ed è caratterizzata dalla comparsa di aree di pelle arrossata e dolente con pustole bianco-giallastre di alcuni millimetri di diametro. Queste evolvono in croste che cadono lasciando superfici essudanti alla cui periferia si formano nuove pustole. Può essere localizzata (come nel caso della psoriasi pustolosa palmare e plantare tipo Barber), oppure generalizzata e interessare l’intera superficie corporea (psoriasi di von Zumbusch, psoriasi anulare di Milian-Katchoura e psoriasi pustolosa generalizzata esantematica). Spesso si accompagna a febbre, artralgie e mialgie. Raramente coinvolge la mucosa orale.
Psoriasi eritematosa o eritrodermica o eritrodermia psoriasica
Si manifesta prevalentemente come complicanza di altre forme di psoriasi, spesso in seguito alla brusca interruzione di una terapia corticosteroidea o all’assunzione di farmaci come FANS, beta-bloccanti, antimalarici e sali di litio o a reazioni a farmaci che determinano fenomeno di Koebner o, ancora, per scottature solari; molto raramente rappresenta la modalità d’esordio della malattia. Interessa gran parte o l’intera superficie corporea, unghie comprese. La cute è eritematosa, arrossata, edematosa, desquamante, spesso fessurata da ragadi, dà sensazioni di prurito e bruciore e perde la propria funzione di barriera determinando la compromissione dello stato generale del paziente con alterata capacità della termoregolazione, linfoadenopatia, disidratazione, oliguria e squilibri elettrolitici, iposideremia e ipoalbuminemia. Se non trattata o se non risponde alle terapie, la psoriasi eritrodermica può portare a complicanze come scompenso cardiocircolatorio o setticemia.
Psoriasi seborroica o sbopsoriasi
Conferisce al cuoio capelluto, alle pieghe naso-geniene e alla fronte un aspetto eritemato-desquamativo psoriasiforme con chiazze untuose attribuite alla coesistenza di un habitus seborroico e di una predisposizione genetica alla psoriasi.
Artrite psoriasica
Si presenta di solito in persone già affette da psoriasi, soprattutto in forma severa, o esordisce simultaneamente ad altre forme di psoriasi. L’età di insorgenza più frequente è compresa tra i 30 e i 50 anni. Provoca dolore articolare, rigidità, tumefazioni , infiammazione di legamenti e tendini. Entesite (infiammazione dei siti di inserzione di tendini o legamenti nelle ossa) e dattilite (forma oligoarticolare asimmetrica con interessamento interfalangeo e metacarpo-falangeo e che può provocare “dita a salsicciotto”) sono manifestazioni tipiche dell’artrite psoriasica. Si riconoscono, inoltre, una forma mutilante che determina distruzione delle ossa delle piccole articolazioni prevalentemente delle mani e dei piedi e una forma spondilitica caratterizzata da fenomeni erosivi e proliferativi con aumento degli indici infiammatori. L’artrite psoriasica non determina una positività del fattore reumatoide in una percentuale di casi maggiore rispetto a quella che si registra nella popolazione generale. Nei pazienti affetti da artropatia psoriasica, spesso si osserva irite associata a opacità intravitreale.
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