Gli esperti del gruppo Efsa sui materiali a contatto con gli alimenti, gli enzimi, gli aromatizzanti e i coadiuvanti tecnologici hanno completato e adottato il proprio parere scientifico sui rischi per la salute pubblica associati al bisfenolo A (BPA) nei prodotti alimentari. Il parere è il frutto di un lungo lavoro a cui hanno partecipato le autorità nazionali e le parti interessate per garantire che la più ampia gamma possibile di informazioni e punti di vista scientifici venissero presi in considerazione, senza tralasciare analoghe valutazioni scientifiche condotte nei diversi Stati Membri.
Il parere verrà reso pubblico entro la fine di gennaio 2015. Sarà quindi possibile conoscere la posizione europea rispetto a quella degli USA, dove attraverso gli esponenti del partito democratico è stata presentata una proposta di legge per vietare l’uso del BPA (bisfenolo A) negli imballaggi per alimenti, incoraggiare la ricerca di soluzioni alternative, effettuare una valutazione estesa della sicurezza di tutte le sostanze oggi utilizzate nel settore. Secondo i firmatari della legge, i rischi derivanti dall’uso del BPA sono ben documentati e la nuova norma è intesa a tutelare consumatori e lavoratori delle aziende che producono imballaggi.
Il bisfenolo A è una sostanza chimica usata prevalentemente in associazione con altre sostanze chimiche per produrre plastiche e resine. È ad esempio usato nel policarbonato, un tipo di plastica rigida, trasparente e altamente performante, che viene utilizzato per produrre recipienti per uso alimentare come le bottiglie per bibite con il sistema del vuoto a rendere, le stoviglie di plastica e i recipienti di plastica. Per la sua nocività l’uso del BPA nella fabbricazione dei biberon è stato vietato a livello europeo dal Regolamento 10/2011.