Come gestire efficacemente il diabete mellito di tipo 2 (T2DM)?
La risposta arriva da un algoritmo messo a punto grazie alla collaborazione tra Aifa, Società Italiana di Diabetologia (SID) e Associazione Medici Diabetologi (AMD). Si tratta di un sistema on line, disponibile ad accesso libero sul Portale Aifa nella sezione “Percorsi Decisionali sui Farmaci”, in grado di definire il percorso logico ottimale per la definizione della terapia personalizzata per il trattamento di questa patologia.
Per ridurre mortalità e incidenza di complicanze, evidenze dalla letteratura enfatizzano infatti l’importanza di un approccio individualizzato al trattamento del diabete mellito di tipo 2, sia in termini di obiettivo glicemico che di opzioni terapeutiche.
In considerazione della crescente disponibilità e varietà di farmaci ipoglicemizzanti, l’algoritmo Aifa si propone di fornire agli operatori sanitari e ai pazienti una “guida” all’approccio terapeutico individuale il più possibile aggiornata e di facile utilizzo. Il tutto nell’obiettivo di armonizzare le più recenti evidenze scientifiche con la necessaria appropriatezza prescrittiva e il rispetto della rimborsabilità sostenibile a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
«Vorrei sottolineare – è il commento di Luca Pani, direttore generale dell’Aifa – che la base dell’approccio terapeutico al T2DM è costituita dalla modifica e soprattutto dal mantenimento di uno stile di vita salutare da parte del paziente. Migliorare le proprie abitudini alimentari, ricorrere periodicamente all’esercizio fisico e tenere sotto controllo il peso sono aspetti da adottare e incoraggiare anche nel prosieguo della malattia. La terapia farmacologica aggiuntiva va quindi intrapresa o modificata prontamente nel caso in cui queste misure si rivelino insufficienti a raggiungere o mantenere l’obiettivo glicemico individuato».
Secondo i dati dell’Osservatorio Aifa sull’impiego dei medicinali (OsMed), relativi al periodo gennaio-settembre 2014, il 61,7% dei pazienti italiani affetti da diabete di tipo 2 ha seguito correttamente le terapie assegnate.
Diviso in tre sezioni: la prima dedicata ad individuare l’obiettivo glicemico attuale del paziente, la seconda e la terza ad orientare la scelta della terapia, l’algoritmo è sviluppato per pazienti con neo diagnosi e/o non ancora in trattamento farmacologico; tuttavia è possibile utilizzarlo anche nel caso di pazienti già in terapia ipoglicemizzante.
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