Nintedanib si conferma efficace nel lungo termine nel trattamento della fibrosi polmonare idiopatica

Boehringer Ingelheim rende noto attraverso un comunicato stampa che i risultati dell’analisi intermedia dello studio Inpulsis®-ON su nintedanib* nel trattamento della fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ne dimostrano l’efficacia a lungo termine (periodo > 2 anni) nel rallentare la progressione della malattia mantenendo costante nel tempo l’effetto positivo sulla capacità vitale forzata rispetto al basale, anche in concomitanza di altre terapie, già dimostrato negli studi Inpulsis® e ne confermano il profilo di sicurezza e tollerabilità.

 Nintedanib si conferma efficace nel lungo termine nel trattamento della fibrosi polmonare idiopatica
Nintedanib si conferma efficace nel lungo termine nel trattamento della fibrosi polmonare idiopatica

Gli studi clinici di Fase III Inpulsis su nintedanib nella fibrosi polmonare idiopatica

Gli studi clinici Inpulsis®-1 e Inpulsis®-2, randomizzati, in doppio cieco, controllati verso placebo , hanno coinvolto 1.066 pazienti in 24 Paesi, con lo scopo di valutare l’effetto di nintedanib, 150 mg due volte/die, per os,  sul tasso annuo del declino della capacità vitale forzata (FVC), in pazienti con IPF, per 52 settimane. Gli studi hanno avuto identici disegno, criteri di inclusione, endpoint e dosaggio. L’endpoint primario è stato il tasso annuo di declino della FVC. Gli endpoint secondari più importanti sono stati: variazione, rispetto al basale  della qualità di vita correlata allo stato  di salute, valutata con il questionario Saint-George’s Respiratory Questionnaire (SGRQ) e il tempo intercorso sino alla comparsa della prima riacutizzazione grave di IPF.

I principali risultati ottenuti sono stati:

  • rallentamento della progressione della fibrosi polmonare idiopatica, con riduzione del 50% dell declino  annuo della funzionalità polmonare rispetto a placebo;
  • riduzione del rischio di riacutizzazioni  gravi aggiudicate del 68%, in maniera significativa,  riscontrata nell’analisi dei dati aggregati;
  • significativo beneficio nel punteggio totale SGRQ nel gruppo in trattamento con nintedanib rispetto al gruppo che ha assunto placebo in Inpulsis-2, ma nessuna differenza significativa fra i gruppi  in Inpulsis-1.

In entrambi gli studi Inpulsis, gli eventi avversi più comuni sono stati di natura gastrointestinale, di grado lieve o moderato, generalmente gestibili. La percentuale di pazienti con eventi avversi gravi è stata simile in tutti i gruppi. L’evento avverso più frequente nei gruppi in terapia con nintedanib è stata la diarrea, riferita nel 62% dei casi, contro il 19%  (Inpulsis-1) e nel 63%, contro il 18% (Inpulsis-2) dei pazienti, rispettivamente nei gruppi nintedanib e placebo. Meno del 5% dei pazienti nei bracci di terapia con nintedanib in Inpulsis-1 e Inpulsis-2 ha interrotto il trattamento per questa ragione.

Diverse analisi per sottogruppo dei trial Inpulsis che hanno valutato se nintedanib abbia avuto la stessa efficacia nei pazienti con IPF, indipendentemente dal fatto che assumessero altre terapie concomitanti con antiacidi e corticosteroidi. Gli antiacidi, infatti, sono spesso assunti dai pazienti con IPF per gestire il reflusso gastroesofageo (GERD), un disturbo frequente nei pazienti con questa patologia e ritenuto un fattore di rischio per la progressione della IPF e delle sue riacutizzazioni. Talvolta, inoltre, i pazienti con IPF sono trattati anche con bassi dosaggi di corticosteroidi (ad esempio prednisone) e, pertanto, anche soggetti in terapia con questi farmaci sono stati reclutati negli studi Inpulsis.

I risultati di queste analisi confermano che la concomitante terapia con questi farmaci al basale non ha influenzato l’effetto positivo di nintedanib sul declino annuo della FVC.

Lo studio di prosecuzione Inpulsis-ON su nintedanib

Inpulsis-ON è uno studio in aperto, a braccio singolo, che ha coinvolto oltre il 90% dei pazienti con fibrosi polmonare idiopatica che hanno completato il periodo di trattamento di 52 settimane e 4 settimane di follow-up nei trial Inpulsis® e soddisfatto i criteri di inclusione per la prosecuzione in aperto con nintedanib.

Lo scopo dello studio di estensione Inpulsis-ON, che ha incluso 734 pazienti ed è tuttora in corso, è valutare la sicurezza e la tollerabilità di lungo termine di  nintedanib.

Nello studio Inpulsis-ON i pazienti che negli studi clinici Inpulsis erano nel gruppo a placebo hanno iniziato per la prima volta la terapia con nintedanib, mentre quelli che già lo assumevano negli studi Inpulsis lo hanno continuato. L’efficacia di nintedanib,  in termini di variazione mediana rispetto al basale della capacità vitale forzata alla settimana 48, riscontrata nel trial Inpulsis-ON è stata paragonabile a quella osservata nella settimana 52 dei trial Inpulsis:

  • In Inpulsis-ON: -87 ml per tutti i pazienti; -96,4 ml per i pazienti che hanno continuato la terapia con nintedanib in questo  trial di prosecuzione; e -73,1 ml per i pazienti che hanno assunto nintedanib per la prima volta;
  • In Inpulsis  (dati aggregati):  -88,9 ml (nintedanib) contro -203,0 ml (placebo).

I risultati dell’analisi intermedia dello studio Inpulsis-ON confermano l’effetto positivo  di nintedanib nel rallentare la progressione della malattia e ne confermano nel lungo termine l’efficacia osservate negli studi Inpulsis.

Inoltre, con la terapia di lungo termine con nintedanib in Inpulsis-ON, non sono state evidenziate  nuove segnalazioni relative al profilo di sicurezza. Gli eventi avversi più frequenti sono stati di natura gastrointestinale, con diarrea, che ha riguardato il  64% dei pazienti, ma solo nel 5% dei casi ha comportato l’interruzione della terapia.

Nintedanib

Nintedanib è un inibitore di tirosin-chinasi a piccola molecola, sviluppato da Boehringer Ingelheim come terapia della Fibrosi Polmonare Idiopatica.

Nintedanib lega, inibendoli, i recettori del fattore di crescita che hanno dimostrato di essere coinvolti nella patogenesi della fibrosi polmonare, soprattutto il recettore del fattore di crescita derivato dalle piastrine (PDGFR), il recettore del fattore di crescita fibroblastico (FGFR) e il recettore del fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGFR). Bloccando queste vie di passaggio dei segnali coinvolte nei processi fibrotici, nintedanib rallenta il declino della funzionalità polmonare e la progressione della fibrosi polmonare idiopatica.

Nintedanib è una capsula da assumere due volte al giorno.

Articoli correlati

Fibrosi polmonare idiopatica

Nintedanib per fibrosi polmonare idiopatica