Un innovativo collirio per la maculopatia degenerativa oculare potrebbe aprire negli anni a venire speranze per i pazienti che si trovano a combattere con questa alterazione fortemente invalidante della retina. Lo hanno sviluppato i ricercatori dell’Università di Birmingham e potrebbe rappresentare un’arma importante per ridurre i costi molto elevati degli attuali trattamenti per la maculopatia degenerativa, una malattia progressiva della retina che è tra le prime cause di cecità nei pazienti di età avanzata. La disponibilità di un collirio renderebbe anche la somministrazione molto più agevole e accettata dai pazienti, rispetto alle punture mensili nell’occhio, per almeno tre anni, che rappresentano lo standard attuale di cura e che non sono esenti da rischi ed effetti collaterali.
La ricerca inglese è stata pubblicata su Investigative Opthamology and Visual Science. Il gruppo guidato dalla biochimica Felicity de Cogan riporta che l’efficacia del farmaco somministrato sotto forma di gocce oculari è la stessa del prodotto iniettato nell’occhio. La tecnologia utilizzata si basa su un cell-penetrating peptide (CPP), che permette di veicolare in pochi minuti il principio attivo nella zona desiderata dell’occhio: una tecnica che, per i ricercatori, potrebbe venire applicata anche alla cura di altre malattie croniche dell’occhio che richiedono di far arrivare il farmaco nella camera posteriore dell’organo visivo. “Il farmaco-CPP ha il potenziale per impattare fortemente sul trattamento della maculopatia degenerativa, rivoluzionando le opzioni di drug delivery “, ha dichiarato deCogan.