Nuovi dati su erenumab per l’emicrania episodica e cronica dimostrano che:
- è sicuro ed efficace nei pazienti con 4 o più giorni mensili di emicrania,
- determina una riduzione significativa di giorni di emicrania al mese in pazienti che soffrono di emicrania cronica con medication overuse.
I pazienti con emicrania hanno urgente bisogno di nuove opzioni di trattamento. Le terapie preventive attualmente disponibili vengono spesso interrotte a causa degli effetti indesiderati o della mancanza di efficacia.
Novartis, in occasione del 59° congresso annuale de l’American Headache Society (8-11 giugno 2017, Boston, USA) ha presentato 18 abstract scientifici su erenumab per l’emicrania episodica e cronica. Questi includono:
- una nuova analisi di uno studio registrativo che evidenzia l’efficacia di erenumab nei pazienti con 15 o più giorni mensili di emicrania (emicrania cronica) e una recente storia di medication overuse,
- i risultati dello studio di fase III STRIVE a sei mesi con erenumab 70 mg e 140 mg in pazienti con 4-14 giorni mensili di emicrania,
- i risultati a 3 mesi dello studio di fase III ARISE, con erenumab 70 mg in pazienti con 4-14 giorni mensili di emicrania.
Erenumab
Erenumab è un anticorpo monoclonale, interamente umano. È specificamente progettato per antagonizzare in modo potente e selettivo il recettore del peptide correlato al gene della calcitonina (CGRP, Calcitonin-Gene-Related-Peptide). Si ritiene che questo peptide svolga un ruolo critico nel mediare il dolore invalidante dell’emicrania. È stato riportato che i livelli plasmatici di CGRP aumentano in concomitanza con l’insorgenza di un attacco, per tornare alla normalità quando l’attacco si risolve. Inoltre, il CGRP è considerato tra i più potenti vasodilatatori. È coinvolto non soltanto nella vasodilatazione neurogenica ma anche nella trasmissione dei segnali di dolore che avviene durante un’emicrania.
Erenumab (AMG 334) è co-sviluppato da Amgen e Novartis. Amgen mantiene i diritti commerciali per Stati Uniti, Canada e Giappone. Novartis detiene i diritti in Europa e nel resto del mondo.
«L’emicrania è una delle malattie neurologiche più debilitanti, ma spesso incompresa o ignorata, nonostante gli effetti devastanti che esercita sulla vita personale e professionale dei pazienti – ha dichiarato Vasant Narasimhan, Global Head Drug Development e Chief Medical Officer di Novartis. – Con erenumab ci siamo sicuramente avvicinati di un passo al nostro obiettivo, quello cioè di offrire una terapia preventiva efficace e ben tollerata, che in definitiva aiuti i pazienti a riprendersi la loro vita».
Erenumab è attualmente in studio per la prevenzione dell’emicrania episodica e cronica. I dati dell’intero programma di sviluppo clinico e pre-clinico supportano la domanda di registrazione sottomessa negli USA e nell’UE per erenumab come inibitore del recettore del CGRP nella prevenzione dell’emicrania.
Lo studio STRIVE su erenumab per l’emicrania episodica
STRIVE è uno studio clinico di fase III, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, della durata di 24 settimane, condotto per valutare la sicurezza e l’efficacia di erenumab nella prevenzione dell’emicrania episodica.
955 pazienti sono stati randomizzati a ricevere una volta al mese placebo per via sottocutanea o AMG 334 (70 mg o 140 mg) in un rapporto di 1:1:1. I pazienti affetti da emicranica episodica riportavano una media di 8,3 giorni mensili di emicrania al basale.
L’endpoint primario è la variazione rispetto al basale dei giorni medi di emicrania mensile durante gli ultimi tre mesi di trattamento eseguito in doppio cieco (mesi quattro, cinque e sei).
Lo studio ARISE su erenumab per l’emicrania episodica
ARISE è uno studio clinico di fase III, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, della durata di 12 settimane. È condotto per valutare la sicurezza e l’efficacia di erenumab nella prevenzione dell’emicrania episodica.
577 pazienti sono stati randomizzati a ricevere una volta al mese per via sottocutanea placebo o AMG 334 (70 mg), secondo un rapporto di 1:1.
I pazienti arruolati nello studio ARISE, affetti da emicranica episodica, riportavano tra i 4 e i 14 giorni mensili di emicrania.
L’endpoint primario era la variazione rispetto al basale del numero di giorni mensili con emicrania durante le ultime quattro settimane di trattamento (il numero di giorni con emicrania tra la settimana 9 e la 12).
Studio di fase II su erenumab per l’emicrania cronica
Questo studio clinico di fase II, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, della durata di 12 settimane valuta la sicurezza e l’efficacia di erenumab nei pazienti affetti da emicrania cronica, con 15 o più giorni mensili di emicrania al mese (MMD, monthly migraine days).
Sono stati arruolati 667 pazienti di cui il 79,0% donne, con:
- età media pari a 42,1 anni,
- media al basale di di 18,0 giorni mensili di emicrania.
I pazienti sono stati randomizzati secondo un rapporto 3:2:2 a ricevere:
- placebo (n = 286),
- erenumab al dosaggio di 70 mg (n = 191),
- erenumab al dosaggio di 140 mg (n = 190),
per via sottocutanea una volta al mese.
Tutti gli endpoint sono stati valutati come variazione dal basale all’ultimo dei tre mesi di trattamento.
Risultati dello studio di fase II su erenumab per l’emicrania cronica
Nei riceventi erenumab è stata osservata una riduzione statisticamente significativa di 6,6 giorni del numero di giorni medi mensili di emicrania, rispetto ai 4,2 giorni osservati nel gruppo placebo (ad entrambi i dosaggi p <0,001).
Una riduzione del 50% o più dei giorni mensili di emicrania è stata raggiunta dal
- 40% dei soggetti nei gruppi con erenumab al dosaggio di 70 mg,
- 41% dei soggetti nei gruppi con erenumab al dosaggio di 140 mg,
a dimostrazione di significative riduzioni rispetto al 23% dei pazienti trattati con il placebo (entrambi p <0,001).
La riduzione del numero di giorni mensili con assunzione di farmaci specifici per l’emicrania acuta è stata rispettivamente di 3,5 giorni e 4,1 giorni nei bracci 70 mg e 140 mg. Questo rappresenta una riduzione statisticamente significativa rispetto a quella di 1,6 giorni osservata nei pazienti trattati con placebo (entrambi p <0,001).
Tutti i gruppi hanno mostrato miglioramenti numerici nelle ore medie cumulative mensili con mal di testa.
Il 48% (274) dei pazienti arruolati nello studio clinico con erenumab nella prevenzione dell’emicrania cronica aveva una storia recente di medication overuse. Perfino in questa popolazione di pazienti difficili da trattare, erenumab ha mostrato benefici significativi. Entrambi i dosaggi di erenumab (70 mg e 140 mg mg) hanno mostrato una riduzione significativa del numero di giorni mensili di emicrania, con una media di -6,6 giorni dal basale. Queste riduzioni sono state statisticamente significative (p <0,001 per entrambi i dosaggi) anche rispetto al placebo (-3,5 giorni).
Inoltre, in entrambi i bracci di trattamento con erenumab è stata osservata una riduzione del numero di giorni di trattamento con farmaci sintomatici:
- 5,4 giorni per il braccio con erenumab al dosaggio di 70 mg,
- 4,9 per il braccio con erenumab al dosaggio di 140 mg;
- 2,1 per il braccio con placebo, p <0,001).
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