Approvato in regime di rimborsabilità Approvato in regime di rimborsabilità bezlotoxumab per prevenire le recidive di infezione da Clostridium difficile.
Prevenire le recidive è fondamentale per una adeguata gestione dell’infezione da C. difficile e quindi per ridurre il rischio di mortalità, la durata delle degenze, il numero dei ricoveri e i costi sanitari conseguenti. Perciò evitando le recidive, si tutela la salute delle persone e si supporta, al contempo, la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale.
MSD Italia annuncia che l’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) ha approvato in regime di rimborsabilità, in fascia H, bezlotoxumab, indicato per la prevenzione delle recidive di infezione da Clostridium difficile (CDI) nei pazienti adulti ad alto rischio di recidiva di CDI.
L’infezione da Clostridium difficile è una tipica infezione nosocomiale, nonché la principale causa di diarrea correlata all’assistenza sanitaria. È particolarmente diffusa negli ospedali e nelle strutture a lunga degenza (per esempio le case di riposo).
Clostridium difficile è un batterio GRAM+ sporigeno, che produce tossine in grado di danneggiare la mucosa intestinale causando diarrea, anche grave. Attraverso un’appropriata terapia antibiotica è possibile debellare il batterio ma le tossine possono persistere nell’organismo e, dopo qualche settimana dal termine della terapia, in circa un caso su 4, possono ricominciare a replicarsi provocando la ricomparsa dei sintomi: le cosiddette recidive. Quindi circa il 25% dei pazienti è a rischio di recidiva dopo il primo episodio di infezione da Clostridium difficile; fino al 65% delle persone colpite (prevalentemente immunocompromesse e anzine) svilupperà recidive.
Bezlotoxuma
Bezlotoxumab è un anticorpo monoclonale concepito per legarsi alla tossina B prodotta dal Clostridium difficile, neutralizzandone l’attività. In associazione alla terapia antibiotica per il Clostridium difficile, bezlotoxumab è in grado di consentire la prevenzione della recidiva di infezione. Il farmaco, infatti, ha dimostrato di ridurre di circa il 40% le recidive, abbattendo del 53% il rischio di riospedalizzazioni correlate alla patologia.
«Bezlotoxumab è un farmaco first-in class, in grado di cambiare completamente il paradigma di cura del Clostridium difficile in quanto, per la prima volta, introduce l’opportunità di prevenire le recidive contemporaneamente al trattamento dell’infezione – dichiara Nicoletta Luppi, presidente e amministratore Ddelegato di MSD Italia. – Tale approccio, pensato per tutelare la sicurezza e la salute dei pazienti, comporta anche una sensibile riduzione dei costi di gestione della patologia e consente di innescare un circolo virtuoso che porta a un migliore controllo della diffusione dell’infezione e a un minore utilizzo di antibiotici: due elementi cardine della lotta all’antibiotico-resistenza, nella quale MSD riconferma il proprio impegno come partner della Sanità Pubblica».
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