L’Italia si è dotata del primo Piano Nazionale di contrasto dell’antimicrobico-resistenza 2017-2020 (PNCAR) con un’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano siglata il 2 novembre 2017.
Il PNCAR rappresenta lo strumento per tradurre in atto la strategia italiana volta a fronteggiare l’aumento dell’antibiotico-resistenza (AMR) e della diffusione di microrganismi resistenti agli antibiotici.
Il PNCAR prevede uno sforzo di coordinamento nazionale, obiettivi specifici e azioni programmate, attraverso:
- sinergia tra i livelli nazionale, regionale e locale e i diversi attori chiave coinvolti,
- governance dove i ruoli delle istituzioni siano definiti chiaramente.
Entro 6 mesi dall’emanazione del PNCAR, sono previste la preparazione e l’adozione di un documento operativo che definisca le responsabilità delle diverse istituzioni.
Poiché il piano si prefigge di avere un impatto positivo concreto sulla salute umana, tra le azioni individuate spiccano l’identificazione e l’implementazione delle priorità da adottare ai vari livelli, per modificare l’attuale andamento in crescita del fenomeno dell’AMR e delle infezioni correlate all’assistenza (ICA).
Il Decreto del Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del 3 novembre 2017 istituisce un tavolo multisettoriale (al quale si incontrano competenze ed expertise dei diversi ambiti a livello nazionale e regionale) di coordinamento per l’implementazione e il monitoraggio del PNCAR. Al tavolo è conferito il mandato di favorire il raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano.
Il PNCAR ha gli obiettivi generali di ridurre la frequenza delle infezioni:
- sostenute da microrganismi resistenti agli antibiotici,
- associate all’assistenza sanitaria ospedaliera e comunitaria.
Gli ambiti di interesse del PNCAR sono sei:
- sorveglianza e prevenzione dell’antibiotico resistenza,
- uso appropriato e sorveglianza del consumo degli antimicrobici,
- sorveglianza, prevenzione e controllo delle infezioni correlate all’assistenza,
- formazione degli operatori sanitari,
- informazione/educazione della popolazione,
- ricerca e sviluppo.
Sono previste sessantasette azioni centrali e cinquantanove azioni regionali e locali.
Strategia italiana nel settore umano
L’obiettivo in questo settore è la riduzione del:
- consumo di antibiotici sistemici >10% in ambito territoriale e >5% in ambito ospedaliero,
- consumo territoriale e ospedaliero di fluorochinoloni (riduzione >10%),
- prevalenza di S. aureus meticillino-resistenti negli isolati da sangue (riduzione >10%),
- prevalenza di Enterobatteri produttori di carbapenemasi (CPE) negli isolati da sangue (riduzione >10%).
Programma di sorveglianza delle AMR in ambito umano
Per quanto riguarda il programma di sorveglianza delle AMR, i principali obiettivi sono:
- implementare nel breve termine (2017-2018) il sistema nazionale di sorveglianza dell’AMR con la partecipazione di tutte le Regioni,
- successivamente (2019-2020), consolidare le sorveglianze dedicate a specifici gruppi di batteri resistenti (per esempio agli CPE), valutare la sorveglianza per nuovi cloni emergenti e avviare un modello di sorveglianza esaustivo e non più sentinella.
Programma di sorveglianza delle ICA
Gli obiettivi del programma di sorveglianza delle ICA (infezioni correlate all’assistenza), invece, sono:
- nel breve termine, sviluppare un piano nazionale di sorveglianza delle ICA,
- nel lungo temine (2019-2020), applicare in tutte le Regioni il piano nazionale di sorveglianza delle ICA.
Programma di sorveglianza del consumo degli antibiotici per uso umano
Il programma di sorveglianza del consumo degli antibiotici, ha poi i seguenti obiettivi, rispettivamente nel breve (2017-2018) e nel lungo (2019-2020) termine:
- ottimizzare il monitoraggio del consumo degli antibiotici prescritti a livello nazionale,
- poi promuovere lo sviluppo di sistemi regionali per il monitoraggio dell’appropriatezza prescrittiva.
Programma di prevenzione delle ICA
Nell’ambito della prevenzione delle ICA, gli obiettivi del programma sono:
- armonizzare le strategie per la prevenzione e il controllo delle ICA, integrandole con quelle per l’uso appropriato di antibiotici dal 2017 al 2018,
- quindi migliorare e adeguare costantemente alle evidenze scientifiche le misure di prevenzione e controllo delle ICA.
Programma sull’uso corretto e prudente degli antibiotici nell’uomo
Il programma di promozione dell’uso corretto e prudente degli antibiotici ha per obiettivi nel breve e nel lungo temine:
- armonizzare le strategie sull’uso appropriato di antibiotici, integrandole con quelle di controllo delle ICA. Rendere specifici e sostenibili i programmi di antimicrobial stewardship. Inoltre, migliorare conoscenze e consapevolezza negli operatori sanitari e nei cittadini,
- quindi migliorare e aggiornare costantemente le indicazioni nazionali sull’uso appropriato di antibiotici. Promuovere anche interventi utili a ridurre il fenomeno dell’utilizzo di antibiotici “avanzati” a domicilio.
Punti di forza della strategia italiana nel settore umano: uso corretto degli antibiotici
L’uso inappropriato e l’abuso di antibiotici sono stati identificati tra le principali cause dell’AMR e del suo aumento. Quindi risulta fondamentale intervenire per armonizzare a livello nazionale le strategie per l’uso appropriato di antibiotici, integrandole con quelle di controllo delle infezioni correlate all’assistenza, a livello di ospedali, di Residenze Sanitarie Assistite e di comunità.
L’antimicrobial stewardship (AS) è uno strumento essenziale del processo di miglioramento che deve essere adottato in tutti gli ambiti assistenziali.
Allo stesso tempo si deve puntare a migliorare le conoscenze e il livello di consapevolezza sull’uso appropriato di antibiotici in tutti i settori dell’assistenza e per tutte le figure assistenziali. È inoltre necessario promuovere nei cittadini la consapevolezza dell’importanza dell’uso responsabile degli antibiotici.
Punti di forza della strategia italiana nel settore umano: controllo delle infezioni correlate all’assistenza (ICA)
In questo ambito il Piano vuole fare tesoro delle buone pratiche per il controllo delle ICA finora messe a punto e implementate in alcune aree italiane, promuovendo la diffusione a livello nazionale, per giungere all’armonizzazione degli interventi. Alcune buone pratiche individuate riguardano:
- la promozione dell’igiene delle mani in ambito ospedaliero;
- la prevenzione e il controllo della trasmissione di infezioni sostenute da Enterobatteri multi-resistenti;
- la prevenzione e il controllo delle batteriemie associate a catetere venoso, delle infezioni del sito chirurgico e delle infezioni urinarie da catetere.
Strategia italiana nel settore veterinario
L’obiettivo è la riduzione ai livelli:
- > 30% del consumo di antibiotici,
- > 10% del consumo dei Critically Important Antimicrobials,
- di 5 mg/PCU del consumo di colistina,
- > 30% del consumo di antibiotici nelle formulazioni farmaceutiche per via orale.
Programma di sorveglianza delle AMR in ambito veterinario
Gli obiettivi del programma di sorveglianza delle AMR in ambito veterinario sono
- nell’immediato (2017-2018) rafforzare la performance del sistema di sorveglianza e monitoraggio dell’AMR,
- nel lungo temine, sorvegliare nuovi cloni antibiotico-resistenti.
Programma di sorveglianza del consumo degli antibiotici per uso animale
In ambito veterinario, gli obiettivi del programma di sorveglianza del consumo degli antibiotici sono:
- rendere la prescrizione veterinaria elettronica obbligatoria su tutto il territorio nazionale. Promuovere lo sviluppo di modelli di classificazione delle aziende sulla base della valutazione del rischio di sviluppo di AMR e consumo di antibiotici (miglioramento dei controlli ufficiali),
- misurare i dati di prescrizione e di consumo degli antibiotici e non soltanto quelli di vendita.
Programma di monitoraggio dei residui di antibiotici in ambito veterinario
L’obiettivo di questo programma sia nel breve sia nel lungo termine resta l’aggiornamento annuale del piano di monitoraggio dei residui in animali e alimenti di origine animale, con rivalutazione periodica delle ricerche.
Programma di prevenzione delle malattie infettive e delle zoonosi in ambito veterinario
Gli obiettivi del programma di prevenzione delle malattie infettive e delle zoonosi in ambito veterinario sono:
- sviluppare, nel periodo 2017-2018, programmi di buone pratiche nella corretta gestione degli allevamenti e strategie di prevenzione della malattie infettive,
- nel lungo periodo ridurre il rischio infettivo nelle aziende zootecniche.
Programma sull’uso corretto e prudente degli antibiotici negli animali
Il programma sull’uso corretto e prudente degli antibiotici negli animali prevede di:
- predisporre prima Linee guida per l’uso prudente di antibiotici in animali produttori di alimenti e animali da compagnia,
- poi rafforzare la cooperazione con Industria farmaceutica, Associazioni e Organizzazioni sull’uso prudente degli antibiotici negli animali.
Punti di forza della strategia italiana nel settore veterinario: digitalizzazione completa della filiera dei medicinali veterinari, compresa la ricetta elettronica
È un sistema totalmente informatizzato che permette di tracciare i medicinali veterinari (in particolare gli antimicrobici), dalla produzione al consumo. Oltre a rappresentare un esempio di trasparenza e di semplificazione, il sistema consente di migliorare i controlli ufficiali e di verificare la loro efficacia. L’acquisizione di dati precisi sulla prescrizione e l’impiego degli antimicrobici (cosa si utilizza, in quale allevamento, per quale specie/categoria e sistema produttivo, per quale via di somministrazione e per quale ragione – trattamento, controllo, prevenzione, uso in deroga -) permette inoltre di agire prontamente per arginare eventuali scostamenti dai principi di uso prudente degli antimicrobici.
Punti di forza della strategia italiana nel settore veterinario: sistema integrato di categorizzazione del rischio delle aziende zootecniche
Sulla base delle informazioni raccolte e degli indicatori ottenuti relativi alla salute degli animali (includendo la biosicurezza), al benessere animale, al consumo di antimicrobici, a eventuali lesioni e malattie riscontrate nell’ispezione post-mortem, sono identificate le aziende che pongono un rischio per lo sviluppo nonché la diffusione di batteri resistenti agli antimicrobici. Il sistema permette di individuare anche quali aspetti necessitano di essere migliorati per ridurre il numero delle prescrizioni veterinarie di antimicrobici, nel rispetto della salute e del benessere animale.
Programmi comuni per il target umano e veterinario
Sul fronte della comunicazione, gli obiettivi sono:
- in prima battuta promuovere programmi di comunicazione per aumentare la consapevolezza del fenomeno AMR e le buone pratiche di uso degli antibiotici,
- poi coinvolgere nelle iniziative tutti gli operatori sanitari, le società scientifiche, le associazioni, dai cittadini agli operatori sanitari.
- promuovere la formazione degli operatori sanitari nei diversi ambiti, secondo il principio One Health,
- nel lungo temine, inoltre, educare e promuovere lo scambio di buone pratiche di formazione sull’uso corretto e prudente degli antibiotici.
Infine, nell’ambito della ricerca e sviluppo, si punta a:
- identificare il tema AMR e delle ICA come area prioritaria nell’ambito della ricerca,
- nel lungo periodo, promuovere il trasferimento dei risultati della ricerca.
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