L’intervento del professor Francesco Purrello, presidente SID al 55° congresso annuale dell’EASD a Barcellona
L’intervento del professor Francesco Purrello, presidente SID al 55° congresso annuale dell’EASD a Barcellona, sul diabete di tipo 2 negli adolescenti e nei giovani adulti

La prevalenza del diabete di tipo 2 negli adolescenti e nei giovani adulti (sotto i 40 anni) sta aumentando notevolmente, ma sulla prevalenza di questo diabete dell’adulto “a comparsa anticipata” nei giovani non ci sono dati precisi, come per il diabete di tipo 2 nell’adulto.

Qualche dato viene dagli Stati Uniti, dove le stima parlano di un aumento annuale del 2,3% di diabete di tipo 2 negli under 30, dal 2010 ad oggi. Estrapolando il dato Usa al nostro Paese, è possibile stimare che negli ultimi 10 anni la popolazione dei giovani con diabete di tipo 2 (una forma tipica dei loro padri o addirittura dei loro nonni) si è raddoppiata, arrivando a interessare circa 150.000 soggetti.

Gli esperti prevedono inoltre che il numero di giovani con diabete di tipo 2 sia destinato a quadruplicare negli Usa tra il 2010 e il 2050.

Fattori di rischio del diabete di tipo 2 negli adolescenti e negli under 40

Anche in queste fasce d’età, i principali fattori di rischio predisponenti sono l’obesità, la storia familiare e lo stile di vita sedentario. Recenti studi multicentrici hanno portato a grandi progressi nella nostra comprensione dell’epidemiologia, fisiopatologia, diagnosi, terapia e complicanze di questa malattia.

Caratteristiche del diabete di tipo 2 nei giovani

Una sessione scientifica del 55° congresso annuale dell’EASD è stata dedicata a questo problema di emergente gravità. Il titolo parla chiaramente “Perché il diabete tipo 2 in età adolescenziale è una malattia più aggressiva?

Si stanno accumulando prove del fatto che il diabete di tipo 2 a esordio giovanile abbia un fenotipo patologico più aggressivo, che porta allo sviluppo prematuro di complicanze, con effetti negativi sulla qualità della vita ed effetti sfavorevoli sugli esiti a lungo termine. L’insorgenza del diabete in giovane età è associata infatti a un aumentato rischio di complicanze croniche, sia macro sia micro-vascolari, legate al periodo più lungo di esposizione a elevati livelli di glicemia.

Il diabete di tipo 2 nei giovani è associato a grave resistenza all’insulina e a un progressivo e rapido deterioramento della funzione delle cellule beta pancreatiche: nel diabete di tipo 2 giovanile il declino della funzione delle cellule beta è da tre a quattro volte più veloce rispetto al diabete di tipo 2 adulto.

Inoltre, i tassi di fallimento terapeutico sono significativamente più alti nei giovani che negli adulti.

Il diabete di tipo 2 a esordio precoce colpisce infine anche più individui in età lavorativa, accentuando gli effetti sociali avversi della malattia.

Opzioni terapeutiche per il diabete di tipo 2 giovanile

Le opzioni terapeutiche per questa condizione sono fortemente ridotte, e gli studi disponibili ancora pochi. Insieme alle modifiche dello stile di vita, di importanza capitale, la metformina rimane la terapia di prima linea per gli adolescenti con diabete di tipo 2, sebbene la maggior parte progredisca rapidamente verso l’insuccesso del trattamento e la terapia insulinica.

Esiste un motivo in più per la prevenzione dell’obesità negli adolescenti e nei giovani: arrestare l’aumento del numero di giovani con diabete tipo 2. L’onere della prevenzione non ricade soltanto sui medici, ma inizia dalla famiglia, dalla scuola, dai responsabili delle politiche sanitarie,  e coinvolge varie componenti della società, inclusa l’industria alimentare.

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