Si avvicina il momento che vedrà il confronto delle istituzioni europee sul prossimo Programma quadro per la ricerca e l’innovazione FP10, che succederà a Horizon Europe, e si succedono anche le prese di posizione sui punti ritenuti importanti dalle parti industriali.
È il caso del documento pubblicato da EFPIA, la Federazione europea dell’industria farmaceutica research-based, in cui vengono avanzate nove raccomandazioni volte a massimizzare l’impatto delle nuove misure.
“Implementare queste raccomandazioni non solo ottimizzerebbe gli investimenti in R&I, ma posizionerebbe anche l’EU all’avanguardia della R&I sanitaria a livello globale”, ha commentato Magda Chlebus, Executive Director Science Policy and Regulatory Affairs di EFPIA.
Tre aree prioritarie d’azione
Il documento di EFPIA si articola in tre ambiti prioritari nei quali dovrebbe focalizzarsi la messa a punto del nuovo FP10, ciascuno dei quali meglio articolato su tre voci.
Secondo la rappresentanza industriale, andrebbe innanzitutto migliorata la continuità dei finaziamenti, lungo tutto l’arco del processo R&D dalle fasi di discovery a quelle di fornitura dei servizi sanitari. Gli strumenti identificati a tal fine includono la copertura da parte del Programma quadro di tutto lo spettro delle attività di ricerca, comprese quelle di fase avanzata. EFPIA raccomanda anche di aumentare e assicurare la copertura del budget FP10 destinato alle sfide in sanità, con finanziamento anche di progetti in larga scala, nonché di coinvolgere nei progetti europei i migliori esperti mondiali, dando così priorità all’eccellenza scientifica rispetto ai limiti geografici.
La seconda priorità evidenziata dal position paper riguarda l’opportunità di rafforzare la partecipazione industriale nella ricerca collaborativa e nelle partnership pubblico-privato. In tal senso, l’indicazione che proviene da EFPIA è di coordinare le attività previste per FP10 con le politiche industriali, sotto la supervisione di un Ufficio europeo delle Scienze della vita per quanto riguarda le sfide sanitarie. Andrebbe anche garantito un budget adeguato per le sfide sociali, che includa le partnership pubblico-privato e che permetta quindi di sostenere al meglio la ricerca collaborativa e la competitività dell’Unione. Secondo la rappresentanza industriale, andrebbero anche migliorate le regole per la partecipazione al programma quadro, in particolare per quanto riguarda una maggiore apertura alla possibilità delle grandi aziende di essere presenti all’interno del Pilastro III “Innovative Europe”.
Maggiore flessibilità e riduzione degli oneri amministrativi rappresentano la terza priorità evidenziata dalla Federazione. Le raccomandazioni in quest’ambito riguardano la messa a punto di un modello di Grant Agreement che preveda regole semplificate per i partecipanti che non richiedano finanziamenti europei. Dovrebbe anche essere possibile costruire partnernariati pubblico-privato sulla base di contributi in natura riducendo al minimo gli aspetti amministrativi. L’ultima raccomandazione di EFPIA riguarda le regole che governano la proprietà intellettuale, che dovrebbero consentire di acquisire e diffondere rapidamente i risultati della ricerca.