Sono queste le componenti essenziali della filosofia progettuale e produttiva di ALSystems, azienda toscana realizza un’articolata gamma di macchine di riempimento che si arricchisce ora di Lyra, una delle espressioni tecnologicamente più compiute e avanzate di tale filosofia

 Giovanni Bernuzzi

Nata dalla scissione della Automa, la ALSystems si trova nel cuore della Toscana, a San Casciano Val di Pesa, immersa nel verde delle stupende colline del Chianti, dove NCF ne ha intervistato il titolare, Goffredo Ruffini.

«Di fatto, la nostra azienda prende vita da due grandi capacità – sottolinea Goffredo Ruffini – quella sui componenti elettronici, punto di forza dell’azienda Automa, e quella sui componenti meccanici che fanno parte della nostra tradizione e scuola. Sin dalla nascita ALSystems è quella che è nei suoi componenti essenziali: ottima meccanica ed elettronica raffinata. Se un tempo erano le componenti meccaniche ad avere la dominanza, oggi quello su cui bisogna fare riferimento è la meccatronica, la quale ha bisogno dell’unione perfetta e finissima di meccanica di precisione e complessità di calcolo elettronico».

Come si compone oggi la vostra squadra?

ALSystems si avvale di maestranze specializzatissime, ma quello che interessa non è il numero, quanto chi si ha nella propria azienda. Tutte le squadre sono composte da persone straordinarie che danno tantissimo a me e ad ALSystems, facendone parte. Loro sono integranti un progetto e solo con soggetti di questo calibro si può pensare di attuare dei piani ambiziosi come quelli che abbiamo attuato e che realizzeremo, ambendo a una crescita ancora maggiore.

Quali tipologie di prodotti proponete?

Ad oggi abbiamo un ventaglio di prodotti che va da una piccola riempitrice, come la Aquila, sino a delle vere e proprie opere d’arte tecnica come l’ultima nata Lyra, un nostro vanto, che sicuramente rappresenta uno dei tasselli più importanti della nostra strategia di prodotto. Ci siamo estesi a capacità tecniche elevatissime, riuscendo a eliminare quanto non necessario traducendolo in risparmio per il cliente, perché anche se quello farmaceutico è un mercato prospero noi abbiamo un rispetto sacrosanto per il denaro e gli investimenti dei nostri clienti. In particolare, ciò in cui siamo all’avanguardia è il mercato su misura. È una caratteristica che ci contraddistingue quasi come un sinonimo e sulla quale abbiamo fatto grandi investimenti tecnici. Siamo quindi in grado, oggi, di riempire ogni tipo di contenitore e flacone con ogni tipo di materiale, in qualunque ambiente ci venga richiesto, e mi riferisco soprattutto ai complicatissimi e purissimi spazi farmaceutici.

Come si colloca la Lyra nel contesto della vostra offerta?

Lyra è una pietra miliare nella produzione di ALSystems e per il suo posizionamento sul mercato. Fa parte di un progetto, ad ampio respiro, che ci spinge verso il top di gamma potendoci proporre a un prezzo estremamente, estremamente competitivo. Tutto il nostro range di macchine è stato riprogettato completamente secondo questa nuova filosofia, che abbiamo chiamato Lean Substance e di cui vediamo l’espressione massima proprio nella ALS Lyra. Praticamente, con il concetto di Leansubstance, tutto quello che si toglie semplificando lo si aggiunge in sostanza. Tolgo un componente? Posso aumentare la qualità degli altri.

Vogliamo entrare più nel dettaglio delle sue caratteristiche tecniche e prestazionali?

Si può definire la Lyra una macchina spettacolare per tre motivi: la tecnica, i materiali, l’estetica. In effetti, questa macchina è davvero bellissima. Ogni soluzione tecnica è di altissima qualità e, se possibile, molto semplice. Il riempimento liquidi nella Lyra è tra i più sofisticati al mondo e la macchina può riempire flaconi con dosi da 0,3 ml a 4,5 ml, con tolleranze da 0,04 ml a 0,3 ml a seconda della richiesta. Tramite quattro stelle, che abbiamo sistemato in modo da risparmiare prezioso spazio farmaceutico, preleva i flaconcini, ne pesa la tara, li riempie, ne misura nuovamente la massa, li tappa e li incartona. La semplificazione di una macchina, specie in questo caso in cui è molto avanzata, è un processo complicatissimo che costringe a ripensarla e riprogettarla più volte, quand’anche si è finito e tutto sarebbe pronto per andare sul mercato. La semplicità è un nostro orgoglio tecnico e fa parte della scuola ingegneristica meccanica tipicamente italiana, di cui andiamo fieri e a cui ci siamo ispirati.

Ogni parte metallica a contatto con il prodotto è in acciaio inox Aisi 316. Questo rappresenta un ulteriore valore aggiunto dato al cliente, anche se rende tutta la produzione più costosa per noi. Ma preferiamo avere margini leggermente inferiori e avere la garanzia e sicurezza che tra cinquant’anni le macchine di ALS saranno ancora perfettamente a fare il loro dovere. Come dicevo prima, la bellezza estetica di questa macchina è molto evidente e alcune soluzioni fanno risaltare questo pregio mettendo in vista la grande sostanza. Un piccolo emblema da nulla, ma che è in grado di comunicare questo anche ai non tecnici, è l’assenza di cornici per le ante della camera sterile: anche in questi dettagli abbiamo tolto sovrastrutture e arzigogoli, aumentando lo spessore delle ante e riuscendo così in una presentazione visiva più pura e sostanziosa. Devo dire che siamo molto affezionati alla ALSystems Lyra, che per me personalmente rappresenta la chiusura di un ciclo di preparazione al rinnovamento portato a termine e cominciato tempo fa: non solo nuovi prodotti, ma anche la rinnovata e ampliata sede di progettazione e produzione, e il potenziamento dell’ufficio commerciale.

A questo proposito, come gestite i rapporti con i clienti e, più in generale, come vi muovete sul mercato e quali sono le vostre strategie a breve e lungo termine?

Come ci muoviamo sul mercato, quali investimenti facciamo, come gestiamo il rapporto con il nostro cliente è talmente una cosa acquisita che non ne parliamo nemmeno più, anche se in effetti è un atout sul quale abbiamo lavorato lungamente. Ogni richiesta, ogni cliente, viene da noi trattato al fine di realizzare non una vendita, ma una vera e propria collaborazione, ascoltandolo molto e rendendogli un servizio, molto modestamente e compitamente. È una strategia che rende grandi frutti all’azienda, ma che dà al cliente la garanzia di un lavoro sempre preciso ed esattamente confacente a quanto necessita. Detto questo, la nostra strategia nel breve è sempre portare a termine un rapporto corretto e leale con la nostra ricchezza, la nostra clientela. Per quanto riguarda programmi di lungo periodo, non mi sento di fare proclami, non è nella natura riservata della nostra società. Lei fa bene chiedere quale sia la nostra strategia, ma non voglio e non posso anticipare nulla di quanto abbiamo preparato nei nostri piani di crescita che sono strategici e sui quali dobbiamo quindi mantenere il massimo riserbo. Quello che le posso dire, tuttavia, è la strategia più semplice e di successo che abbiamo sempre attuato: fare di ogni cliente potenziale un cliente soddisfatto e fidelizzato.