I fibromi uterini sono neoplasie pelviche benigne costituite da tessuto muscolare e fibroso circondate da tessuto connettivale lasso. Si originano da una linea monoclonale di cellule muscolari lisce che proliferano e si dispongono in modo anomalo (a gomitolo) nel tessuto muscolare dell’utero, prevalentemente in sede intramurale (nello spessore del miometrio), sottosierosa (in direzione della cavità pelvica) o sottomucosa (in direzione della cavità uterina, sollevando l’endometrio). In alcuni casi possono essere localizzati nelle tube uterine o tra le pieghe peritoneali del legamento largo (intralegamentosi).
I fibromi sottosierosi e sottomucosi possono essere peduncolati.
I fibromi possono presentarsi singolarmente o come diversi noduli disposti a grappolo.
La formazione dei fibromi inizia con la riduzione della vascolarizzazione e perdita della funzione contrattile delle cellule muscolari. Successivamente, sono possibili diverse degenerazioni progressive come la degenerazione ialina, la degenerazione cistica, la degenerazione rossa, la necrosi, la calcificazione o la degenerazione grassa.
Sintomatologia dei fibromi uterini
I sintomi principali sono:
- sanguinamento mestruale abbondante e prolungato (menoraggie) dovute a contrazioni irregolari dell’utero e all’aumento della quantità di sangue circolante e delle prostaglandine con azione vasodilatatrice
- anemia
- dolore addominale e senso di compressione dovuto a contrazioni del miometrio, a ischemia e necrosi del fibroma o a compressione degli organi addominali
- dolore durante i rapporti sessuali
- disuria e incontinenza urinaria
- infertilità per l’ostruzione delle tube
- aborti e complicanze in gravidanza
Circa la metà dei casi non presenta sintomi gravi e non richiede trattamento.
Eziologia dei fibromi uterini
Le cause sono tutt’ora oggetto di studio, ma è stato osservato che gli estrogeni e il progesterone favoriscono la crescita dei fibromi che, infatti, sono tipici dell’età fertile. Inoltre, sono stati individuati alcuni fattori di rischio:
- familiarità
- etnia (è documentata un’incidenza più elevata di fibromi uterini tra le donne di razza afroamericana rispetto a quelle di razza caucasica)
- obesità e sovrappeso
Gravidanza, parto e l’assunzione di contraccettivi orali sono invece considerati fattori protettivi.