Una ricerca internazionale ha individuato molecole ad azione antidemetilasi & antideacetilasi che hanno mostrato una potente azione antitumorale contro le cellule di melanoma.

La ricerca, condotta dai gruppi di Andrea Mattevi (Università di Pavia), Antonello Mai (Università La Sapienza di Roma), Philip A. Cole (Johns Hopkins University, USA) e Rhoda M. Alani (Boston University, USA), è stata sostenuta da AIRC e pubblicata il 4 gennaio 2018 sulla rivista Nature Communications.
L’obiettivo è creare farmaci innovativi oncologici capaci di agire contemporaneamente su più di un bersaglio epigenetico.
AIRC sostiene molti progetti che ambiscono a sviluppare farmaci che agiscano selettivamente sui processi epigenetici riportando la cellula a uno stato non-canceroso o inducendo le cellule cancerose a morire spontaneamente.
Farmaci inibitori delle istone-deacetilasi e delle istone-demetilasi
Le modifiche epigenetiche contribuiscono alla capacità dei tumori di crescere indefinitamente e rendono le cellule tumorali capaci di resistere e sopravvivere alle terapie.
Tra i farmaci epigenetici già in uso, i cosiddetti inibitori delle istone-deacetilasi sono impiegati per il trattamento di alcuni linfomi.
Alcune molecole che agiscono sulle istone-demetilasi sono entrate in una fase avanzata di sperimentazione clinica nel trattamento di alcune leucemie.
Demetilasi e deacetilasi sono coinvolte nel controllo della proliferazione cellulare.
Nessuno aveva ancora provato a progettare farmaci a duplice azione contro entrambi questi bersagli.
Dopo uno sforzo pluriennale i ricercatori sono riusciti ora a creare le prime molecole a duplice azione antidemetilasi & antideacetilasi che hanno mostrato una potente azione antitumorale contro le cellule di melanoma.
L’azione simultanea contro più bersagli aumenta la selettività: i farmaci agiscono soltanto in cellule, come quelle tumorali, in cui i processi epigenetici sono più gravemente alterati.
Questa strategia richiede una conoscenza dettagliata dei bersagli che si intende colpire, unita a molta creatività nell’immaginare, progettare e realizzare queste molecole ad azione multipla.
I risultati ottenuti dimostrano che questa strategia non soltanto è fattibile, ma anche promettente e apre una strada del tutto inesplorata nello sviluppo di nuovi farmaci epigenetici.