La Redazione di NCF – Notiziario Chimico Farmaceutico ha avuto recentemente l’occasione di visitare in prima persona gli ambienti dello storico Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare (SCFM) di Firenze, unica Officina farmaceutica dello Stato italiano. A guidarci in questa visita sono stati il Colonnello Gabriele Picchioni, direttore del SCFM, e i Tenenti Colonnelli Lorenzo Margheriti e Gaetano Capasso.

Colonnello Gabriele Picchioni, direttore SCFM

La storia dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze inizia già ai tempi del Regno di Sardegna, quando un decreto del 1832 del Re Carlo Alberto di Savoia diede vita al Consiglio Superiore dell’Armata Sarda. Il Re Vittorio Emanuele II, poi, istituì a Torino nel 1853 un deposito di Farmacia Militare con annesso Laboratorio Generale Chimico Farmaceutico, incaricato di preparare i medicamenti necessari al Servizio Sanitario e Veterinario per i Corpi Militari del Regno. Divenuto Farmacia Centrale Militare nel 1884, nel 1900 è iniziata la produzione del “Chinino di Stato”, la famosa formulazione contro la malaria messa a punto dal Col. Farmacista Carlo Martinotti. L’Istituto Chimico Farmaceutico Militare, denominazione assunta nel 1920, si è trasferito a Firenze nel 1931, diventando Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare nel 1976. Dal 2001, lo Stabilimento è parte dell’Agenzia Industrie Difesa.

La produzione

L’Officina farmaceutica dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze, è autorizzata a produrre varie tipologie di prodotti:

  • medicinali (solidi orali, forme per uso topico);
  • alimentari (Elisir di China, Enocordial, Grappa, Anetolo, integratore salino buste, Boli al mentolo);
  • cosmetici (dentifricio, crema dermofila, soluzione dermofila, doccia-shampoo, acqua di colonia e di lavanda)
  • kit di automedicazione;
  • kit sanitari individuali e di reparto per impiego campale, cassette di Pronto Soccorso per veicoli ruotati; kit sanitari per ambienti di lavoro (D.Lgs. 81/08 e D.M. 388/2003);
  • kit per la difesa NBCR (Nucleare Batteriologico Chimico e Radiologico).

È anche attiva nella produzione e/o accantonamento di antidoti contro il bioterrorismo e incidenti chimici/nucleari (es. compresse di ioduro di potassio), per la Scorta Nazionale Antidoti. Lo SCFM produce anche farmaci orfani non reperibili sul mercato in quanto non d’interesse per la case farmaceutiche, per pazienti affetti da malattie rare. Sulla base di specifici accordi con il Ministero della Salute e con AIFA, lo Stabilimento produce (e detiene l’AIC) anche i medicinali Chinina Cloridrato in fiale e Metile Salicilato, considerati carenti a livello nazionale e negletti dalle case farmaceutiche. Sempre in collaborazione con AIFA, lo Stabilimento produce o importa altri farmaci carenti sul mercato italiano e destinati al Servizio sanitario nazionale e ai pazienti affetti da gravi patologie.

Lo SCFM, infine, è impegnato a produrre i medicinali e i presidi di carattere etico e d’interesse strategico necessari in caso di emergenze, operando in modo complementare e in piena sinergia con le aziende private. Durante la pandemia Covid-19, ad esempio, sono stati prodotte in due mesi più di 70 tonnellate di soluzione disinfettante e, su indicazione del Ministero della Salute, il medicinale idrossiclorochina capsule. Da gennaio 2020 lo Stabilimento è stato inserito nell’accordo di collaborazione tra la Fondazione Toscana Life Science (TLS) e l’Agenzia Industrie Difesa (AID) per la realizzazione di un programma integrato di ricerca e sviluppo per la produzione di vaccini e anticorpi monoclonali.

Il progetto cannabis

Lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze è l’unico produttore nazionale autorizzato dal Ministero della Salute alla coltivazione della pianta di cannabis per uso medico e alla produzione della infiorescenza essiccata macinata.

Qui sono coltivate due varietà, sviluppate dal CREA di Rovigo, derivanti da due genetiche differenti: la varietà FM1, con un tenore elevato in delta-9-tetraidrocannabinolo e basso in cannabidiolo, mentre la varietà FM2 è caratterizzata da una percentuale bilanciata delle due sostanze attive.

Per scoprire di più sul progetto, non perdete l'intervista al Colonnello Gabriele Picchioni e al Tenente Colonnello Lorenzo Margheriti sul numero di settembre di NCF.