Nonostante il canale online sia diventato un importante punto di riferimento per molte persone per l’acquisto di farmaci senza obbligo di prescrizione, i consumatori sono in grado di classificare correttamente come lecita o illecita solo la metà (53%) degli annunci online relativi a farmaci.

È quanto emerge dal progetto Capsule, condotto dal Centro di Ricerca Transcrime dell’Università Cattolica del Sacro Cuore con il supporto dell’Ufficio Qualità dei prodotti e contrasto al crimine farmaceutico dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e con il contributo del Center for Anti-Counterfeiting and Product Protection (A-CAPP) della Michigan State University (link). 

Il progetto Capsule ha inteso indagare, in modo particolare, le dinamiche di mercato, dopo che nel corso della pandemia Covid-19 si è spesso assistito a una crescita significativa del mercato illecito di farmaci tramite annunci online e siti web ingannevoli. Obiettivo chiave, quindi, è stato valutare il grado di consapevolezza dei consumatori riguardo al rischio di acquistare online farmaci substandard e falsificati (SFMs), tramite l’esame dell’esposizione e dei comportamenti dei consumatori italiani e spagnoli. I risultati ottenuti rappresentano la base per sviluppare campagne informative mirate e interventi specifici.

Questa collaborazione con Transcrime dà continuità a un’attività sui farmaci online che AIFA porta avanti da quasi vent’anni“, ha dichiarato Domenico Di Giorgio, direttore dell’Ufficio Qualità dei prodotti e contrasto al crimine farmaceutico di Aifa. “La capacità delle eccellenze nazionali di fare sistema in importanti iniziative internazionali, come Transcrime e AIFA avevano già fatto recentemente anche per il progetto MEDI-THEFT sui furti di medicinali, è una delle caratteristiche più efficienti dell’approccio italiano in questo ambito, e un elemento chiave nella definizione delle strategie di contrasto al crimine farmaceutico e alle altre distorsioni di questo mercato”.  

I risultati principali del progetto

Condotto nel gennaio 2024, il progetto Capsule ha coinvolto un campione rappresentativo di utenti regolari di Internet in Italia e Spagna consapevoli della possibilità di acquistare farmaci online ed esposti ad annunci online o che hanno acquistato almeno un farmaco online. 

La sperimentazione ha comportato la somministrazione ai consumatori di una combinazione di annunci leciti e illeciti di farmaci. Annunci che sono stati correttamente classificati legittimi nel 63% dei casi; maggiore, invece, è risultata la difficoltà nell’identificare gli annunci illeciti (43% in Italia e 42% in Spagna). L’assenza di un’etichetta di certificazione del Ministero della Salute, l’assenza della descrizione del farmaco o la presenza di errori nella descrizione sono stati identificati come i fattori che esercitano una maggiore influenza sulle valutazioni dei consumatori .

I partecipanti più anziani , infatti, hanno mostrato una minore capacità di riconoscere annunci illeciti, mentre i giovani hanno manifestato minor fiducia nei farmacisti e nei medici e una maggiore propensione ad affidarsi a Internet per ricercare informazioni sanitarie. Comportamenti che potranno essere oggetto di specifiche campagne di sensibilizzazione mirate per fasce demografiche e gruppi di consumatori.

Buona sia in Italia che in Spagna (73% e 66%, rispettivamente) è, invece, risultata essere la consapevolezza che nei due paesi le vendite legali di farmaci online sono ristrette ai soli farmaci senza prescrizione medica. Maggiore difficoltà è stata riscontrata nella capacità dei consumatori di distinguere correttamente tra integratori alimentari e medicinali, prodotti soggetti a regolamentazioni diverse.

Internet continua ad essere un rilevante canale per il reperimento di informazioni di natura medica (58% in Italia, 52% in Spagna); circa il 40% del campione ha indicato di ricercare online soluzioni mediche specifiche o trattamenti alternativi.

Il tasso di acquisti online di medicinali è risultato più elevato in Italia (69%) che in Spagna (52%). La maggior parte degli italiani (85%) e degli spagnoli (75%) ha dichiarato di aver visualizzato almeno un tipo di annuncio online per i farmaci. In Italia, la maggioranza degli acquisti online ha riguardato farmaci per l’influenza, seguiti da farmaci per i dolori cronici e la cura del colesterolo. In Spagna, i consumatori hanno acquistato principalmente prodotti per aumentare le prestazioni (sportive o di concentrazione) e per la perdita di peso.