Il nuovo anno ha visto il rinnovo dei vertici di Medicines for Europe, l’associazione che rappresenta a livello europeo l’industria dei medicinali generici, biosimilari e a valore aggiunto. Il nuovo presidente per il biennio 2025-2027 è il tedesco Stephan Eder, responsabile di Stada per l’Europa occidentale e la Germania. Eder succede a Elisabeth Stampa (Medichem). La presidente uscente insieme a Markus Sieger (Polpharma) sono i nuovi vice-presidenti dell’associazione, mentre Marc Crouton (Fresenius Kabi) e Christophe Delenta (Sandoz) sono stati eletti a membri del comitato esecutivo.
“L’industria dei medicinali fuori brevetto svolge un ruolo critico per la salute pubblica e deve porsi in modo centrale rispetto alle decisioni industriali, economiche e politiche – ha dichiarato Eder – Sette medicinali su dieci dispensati in Europa sono generici, inclusi nove su dieci della Lista UE dei medicinali critici, mentre l’industria impiega in modo diretto quasi 200 mila persone altamente qualificate. Assicurare la sostenibilità di questo settore essenziale è vitale per i sistemi sanitari in Europa”.
I punti principali del programma del nuovo presidente
Secondo quanto reso noto da Medicines for Europe, il mandato di Stephan Eder dovrebbe focalizzarsi in particolare su tre punti, a partire dal facilitare politiche di mercato sostenibili e che riconoscano il pieno valore del settore dei medicinali fuori brevetto per permettere l’accesso dei pazienti ai farmaci di cui necessitano.
Il nuovo presidente di Medicines for Europe punta anche a supportare la produzione di questi farmaci sul territorio europeo e a costruire una forte agenda a livello ambientale, sociale e di governance per i medicinali, sempre nell’ottica di porre al centro l’accesso dei pazienti.
Stephan Eder ha evidenziato, nel messaggio di inizio del suo mandato, come il contributo dell’industria dei farmaci off-patent vada al di là della sola competizione sui prezzi. Una più affidabile fornitura di medicinali nei vari mercati europei dovrebbe passare, ad esempio, anche attraverso criteri MEAT (Most Economically Advantageous Tender) per le gare di appalto e riforme dei mercati nazionali e locali. Anche il Critical Medicines Act annunciato dalla Commissione dovrebbe rappresentare un’opportunità per rafforzare la sicurezza delle forniture e per ridurre gli oneri amministrativi, anche grazie a incentivi per le attività di produzione.
Il settore dei medicinali fuori brevetto può già contare su più di 400 siti produttivi nell’Unione europea. Siti che vorrebbero vedere riconosciuto l’impegno in campo ambientale all’interno delle gare d’appalto, tra le altre cose. Eder ha anche sottolineato come le attività di stoccaggio a livello nazionale si pongano in contrasto con il principio della solidarietà delle forniture in Europa.
Le sfide sul fronte climatico, infine, dovrebbero prevedere flessibilità ed efficienza regolatoria e tenere in debito conto il valore specifico dei farmaci generici, ancora essenziali per salvaguardare l’accesso alle cure.