Novità per i pazienti italiani affetti da miastenia grave generalizzata (MGg): l’Agenzia Italiana del Farmaco ha approvato la rimborsabilità della formulazione sottocutanea iniettabile di efgartigimod alfa, un trattamento innovativo sviluppato da argenx, azienda globale impegnata nella ricerca di soluzioni per le malattie autoimmuni.
Un trattamento su misura per i pazienti
Grazie a questa approvazione, efgartigimod alfa è ora disponibile in Italia in due formulazioni: endovenosa (IV) e sottocutanea (SC), quest’ultima indicata anche per l’autosomministrazione domiciliare.
“Questa approvazione testimonia il nostro impegno continuo nella ricerca e sviluppo di terapie innovative, anche nella modalità di somministrazione, in grado di rispondere ai bisogni concreti delle persone affette da malattie autoimmuni assicurandone una migliore qualità di vita – ha dichiarato Fabrizio Celia, General Manager di argenx in Italia – La disponibilità di due diverse formulazioni, con la possibilità offerta ai pazienti dalla nuova soluzione iniettabile sottocute di somministrarsi autonomamente la terapia a casa, consente alle persone affette da miastenia grave generalizzata di scegliere il trattamento più adatto al proprio stile di vita, rafforzando ulteriormente l’approccio terapeutico individualizzato offerto da efgartigimod alfa”.
La rimborsabilità della formulazione sottocutanea segue l’approvazione della Commissione Europea, giunta a novembre 2023, basata sui risultati positivi dello studio globale di Fase 3 ADAPT-SC. Tale studio ha dimostrato che efgartigimod alfa in formulazione sottocutanea riduce i livelli di anticorpi anti-AChR in modo comparabile alla versione endovenosa, garantendo efficacia e sicurezza per i pazienti adulti con MGg.
Miastenia grave generalizzata: una sfida per i pazienti
La miastenia grave generalizzata (MGg) è una malattia autoimmune rara e cronica che colpisce la comunicazione tra nervi e muscoli, causando debolezza muscolare debilitante e potenzialmente letale. Circa il 15% dei pazienti italiani, pari a 15.000 persone, soffre di questa condizione, che ha un impatto significativo sulla qualità della vita.
Con questa innovazione terapeutica, argenx offre nuove opportunità di trattamento per migliorare il percorso di cura dei pazienti italiani.