Innovazione, decarbonizzazione e sicurezza delle catene di fornitura sono i tre assi portanti attorno a cui si sviluppa il piano della Commissione europea per migliorare la competitività dell’Unione, il cosiddetto Competitiveness Compass.

Annunciato dalla presidente von der Leyen il 29 gennaio 2025, il piano raccoglie le raccomandazioni del rapporto Draghi e tratteggia le azioni previste per i prossimi cinque anni per tenere il passo con le altre economie (link alla Comunicazione della Commissione).

L’Europa ha tutto il necessario per avere successo nella corsa al vertice. Ma, al tempo stesso, dobbiamo risolvere le nostre debolezze per riacquistare competitività. La Bussola della Competitività trasforma le eccellenti raccomandazioni del rapporto Draghi in una roadmap. Quindi adesso abbiamo un piano ha sottolineato Ursula von der LeyenAbbiamo la volontà politica. Quello che conta è la velocità e unità. Il mondo non ci aspetta. Tutti gli stati membri sono d’accordo su questo. Quindi trasformiamo questo consenso in azione”.

Semplificare, investire e accelerare

Sono i tre concetti alla base del programma di lavoro messi in evidenza da Stéphane Séjourné, vicepresidente esecutivo per la Prosperità e la Strategia industriale. “La bussola deve indicare un campo di forma mentale per l’Europa e gli europei – ha commentato Séjourné – Rende l’Europa più prevedibile, pur mantenendo la rotta del nostro modello europeo – decarbonizzato, sociale e rispettoso dei nostri valori”.

Le azioni volte a chiudere il gap nell’innovazione segnalato dal rapporto Draghi puntano a creare l’ambiente ideale per la crescita delle giovani startup innovative, grazie ad un’apposta Strategia per lo Start-up e lo Scale-up, e a promuovere la leadership industriale europea nei settori ad alta crescita, basati sulle deep technologies. Le iniziative AI Gigafactories e Apply AI, in particolare, dovrebbero supportare lo sviluppo e l’adozione a livello industriale dell’intelligenza artificiale nei settori chiave. Al loro interno dovrebbe trovare posto anche il piano d’azione per le biotecnologie, insieme a quelli per i materiali avanzati, la robotica e la quantistica e le tecnologie spaziali. A livello normativo, il nuovo regime legale che dovrebbe venire proposto dalla Commissione punta a semplificare le regole, anche in materia di insolvenza, tassazione, e lavoro e dovrebbe permettere alle società innovative di operare all’interno del Mercato unico sempre con le stesse regole, indipendendemente da dove si collochino. 

Sul piano della decarbonizzazione, il Clean Industrial Deal annunciato per la fine di febbraio 2025 dovrebbe tracciare la strada per migliorare l’attratività dell’EU per gli insediametni produttivi, inclusi quelli delle aziende energivore, all’interno di modelli di business circolari e basati su tecnologie pulite. I prezzi dell’energia dovrebbero essere tenuti sotto controllo grazie all’annunciato Affordable Energy Action Plan, mentre l’Industrial Decarbonisation Accelerator Act dovrebbe accelerare i permessi per i settori in transizione. Piani d’azione su misura sono stati previsti per i settori chiave dell’industria europea, tra cui quello chimico. 

Le partnership rimangono lo strumento principe perseguito dalla Commissione UE per ridurre le dipendenze e migliorare la sicurezza delle catene di fornitura. L’attuale rete di accordi commerciali stretti dall’Unione include settantasei diversi paesi, e dovrebbe essere ulteriormente rafforzata mediante varie Clean Trade and Investment Partnerships. A ciò si dovrebbe aggiungere la revisione delle regole per gli appalti pubblici sul mercato interno, con introduzione di criteri di “preferenza europea” per gli approvvigionamenti in settori e tecnologie critiche. 

Cinque fattori abilitanti

La Bussola della Competitività si competa con l’individuazione di cinque fattori abilitanti orizzontali a tutti i settori.

La Commissione punta, in particolare, a semplificare gli oneri regolatori e amministrativi, sia a livello di accesso ai finanziamenti che di processi decisionali. L’annunciata proposta Omnibus, inoltre, dovrebbe semplificare anche il reporting relativo a sostenibilità, due diligence e tassonomia.

La Strategia orizzontale per il Mercato unico è lo strumento prescelto per modernizzare la governance di base, con rimozione delle barriere che ancora limitano l’accesso al mercato unico. A livello finanziario, la preannunciata Unione europea degli Investimenti e dei Risparmi dovrebbe permette di creare nuovi incentivi per rendere l’EU più attrattiva per il mercato dei capitali. Sul fronte del mercato del lavoro è stata annunciata la creazione di un’Unione delle Competenze, per garantire una migliore corrispondenza tra offerta di personale e richiesta da parte delle aziende. 

Infine, l’obiettivo espresso dala presidente von der Leyen di un’azione più unitaria da parte dei diversi stati membri dovrebbe venire perseguito tramite l’istituzione di uno Strumento di coordinamento per la competitività, volto a garantire l’implementazione a livello nazionale, oltre che europeo, delle politiche condivise e dei progetti trans-frontalieri di interesse europeo. Il supporto finanziario sarà in tal senso garantito dal nuovo Fondo per la competitività, destinato a sostituire i precedenti strumenti all’interno del nuovo budget pluriennale.