Un 2024 che conferma la stabilizzazione già vista nel 2023, con contrazione dei volumi di vendita e una crescita contenuta del fatturato: questo il quadro generale che emerge dalle ultime elaborazioni di Assosalute (l’Associazione nazionale farmaci di automedicazione, parte di Federchimica) su dati New Line – Ricerche di Mercato. Nel corso dello scorso anno sono state dispensate quasi 291 milioni di confezioni, con un calo del -2,6% rispetto al 2023, mentre il fatturato complessivo ha raggiunto poco più di 3 miliardi di euro (+1,7%).
Gli andamenti del mercato per i medicinali senza obbligo di prescrizione
Tra i diversi fattori che hanno determinato l’andamento delle vendite nel 2024 vi è una stagione influenzale 2024-2025 che, pur registrando un’intensità elevata, sta mostrando un andamento più in linea con i trend storici. A differenza del 2023, infatti, quando il picco di diffusione si era verificato a dicembre, quest’anno la massima incidenza dell’influenza e delle sindromi da raffreddamento si è osservata nella quarta settimana del 2025. Questo diverso andamento ha determinato una minore domanda di farmaci da banco nell’ultima parte del 2024 rispetto all’anno precedente.
Lo scorso anno è anche stato caratterizzato dalla presenza, in tutta la sua durata, di varianti lievi del virus SARS-CoV-2 e di altri virus respiratori, fatto che anche nei mesi caldi ha determinato un utilizzo maggiore e “fuori stagione” di farmaci contro le affezioni respiratorie. Proprio questa categoria di medicinali rappresenta la prima classe terapeutica del mercato dei farmaci senza obbligo di ricetta. I dati indicano un notevole incremento di volumi nei mesi estivi (+18,9% a luglio, +12,3% ad agosto +6,2% a settembre), a fronte di una una contrazione del 24,7% a dicembre 2024.
“L’andamento del mercato riflette il ruolo sempre più consapevole dei cittadini nella gestione della propria salute”, ha dichiarato Michele Albero, presidente di Federchimica Assosalute. “I farmaci senza obbligo di prescrizione vengono assunti se e quando servono e restano una risorsa fondamentale per affrontare in autonomia i disturbi lievi, ma è essenziale continuare a promuoverne un utilizzo responsabile. In un contesto in cui le esigenze di cura evolvono così come cambiano i modi in cui le persone si informano, promuovere una comunicazione sanitaria corretta da fonti autorevoli significa offrire alle persone strumenti per scelte di salute più consapevoli, contribuendo così al benessere collettivo”.
Gli altri dati di Assosalute
I dati Assosalute per il 2024 indicano anche che le vendite delle due categorie principali della classe dei farmaci senza obbligo di prescrizione – i medicinali di automedicazione o OTC (Over The Counter) e i SOP (Behind The Counter) – hanno seguito trend diversi.
Gli OTC costituiscono il 75% del mercato a valori e il 71,3% di quello a volumi, con un giro d’affari di quasi 2,3 miliardi di euro e oltre 207 milioni di confezioni vendute. Questa categoria ha fatto registrare un calo del -3,6% nelle confezioni dispensate, mentre i SOP sono rimasti pressoché stabili (+0,1%). In termini di fatturato, la crescita è più contenuta per gli OTC (+1,3%) rispetto ai SOP, che segnano un aumento più deciso del +2,7%.
Anche la distribuzione del mercato tra i diversi canali di vendita (farmacie, parafarmacie e corner della Grande distribuzione organizzata (GDO) è rimasta stabile lo scorso anno. La farmacia fisica continua a contare per il 90,2% del mercato a volumi e il 91,5% a valori. Ridotta, invece, è ancora la quota delle vendite online, pari al 3,5% delle confezioni dispensate (10,3 milioni) e al 2,7% del fatturato complessivo del comparto (82,5 milioni di euro). Il settore e-commerce conferma comunque un trend positivo, con una crescita del +10,0% nei fatturati e del +5,3% nei volumi, consolidando la tendenza all’acquisto digitale di farmaci da banco.