Composto da Deputati e Senatori, l’Intergruppo Parlamentare sulla prevenzione e riduzione del rischio è stato presentato alla Camera lo scorso 11 febbraio e si propone quale spazio di dialogo e azione per affrontare alcune delle sfide più urgenti per la sanità pubblica e la sostenibilità del sistema sanitario. Obiettivo è promuovere una governance integrata delle politiche di prevenzione e riduzione del rischio. Tra le priorità indicate durante la presentazione vi sono il rafforzamento degli screening e delle campagne di educazione sanitaria, la promozione di una diagnosi precoce, della prevenzione vaccinale e la creazione di interventi mirati alla riduzione delle disuguaglianze nell’accesso ai servizi di prevenzione.
Prevenzione al centro
Il pilastro fondamentale e strategico su cui intende agire la nuova iniziativa è rappresentato dalla prevenzione, insieme alla promozione di un approccio integrato alla salute.
“La nascita di questo Intergruppo – ha dichiarato il suo presidente, l’Onorevole Gian Antonio Girelli – si propone il non semplice obiettivo di trovare un luogo di confronto tra scienza e politica da cui far partire iniziative concrete, sia normative che di sensibilizzazione sociale, in favore di una vera cultura della prevenzione in tutte le sue accezioni e declinazioni”.
Prevenzione che è sempre più importante per garantire la sostenibilità del servizio sanitario nazionale, chiamato a fare i conti con l’aumento dell’età della popolazione e il conseguente aumento delle cronicità da un lato, e da sempre nuove e più performanti novità che arrivano dal mondo della ricerca dall’altro.
“Gestendo, con rigore e capacità, potenzialità quali la gestione dei dati e l’applicazione dell’ intelligenza artificiale. E significa siglare un patto tra operatori pubblici e privati, tra il mondo sanitario e le altre realtà sociali, economiche e associative per perseguire un futuro in salute dove l’obiettivo non è solo avere a disposizione la cura nel momento del bisogno, ma il cercare di fare in modo che la malattia non si manifesti”, ha indicato l’On. Girelli.
I temi caldi per i lavori dell’Intergruppo
L’obesità è uno dei principali fattori di rischio per malattie croniche come il diabete, le malattie cardiovascolari e i tumori. In Italia, è stato evidenziato durante la presentazione dell’Intergruppo, vivono 25 milioni di persone in condizioni di sovrappeso o obesità, le cui complicanze causano ogni anno 57 mila decessi.
Un altro fattore di rischio prevenibile nelle malattie non trasmissibili è rappresentato dal fumo. I fumatori in Italia sarebbero ad oggi circa dodici milioni (dati Istituto superiore dei sanità), un numero ancora elevato e che richiede azioni concrete per ridurlo. La prevenzione dell’inizio del fumo e la promozione della cessazione rimangono le strategie prioritarie per ridurre i rischi correlati, è stata l’indicazione.
Un altro fattore di rischio da contenere è l’alcol, con 8 milioni di consumatori problematici. “Siamo tutti concordi – ha detto il professor Francesco Moscone, componente del Consiglio scientifico del “Ca’ Foscari Research Hub for Global Challenges”– sulla necessità di trovare nuove risorse per il nostro Sistema sanitario nazionale. Un modo efficace per farlo è incentivare la transizione dal consumo di prodotti e l’adozione di comportamenti ad alto rischio – come fumo di sigaretta, eccesso di alcol e sedentarietà – verso alternative a minor rischio, quali prodotti senza fumo, un consumo moderato di alcol e la promozione dell’attività fisica”.
La transizione dovrebbe venire affrontata attraverso incentivi e tramite una comunicazione mirata a promuovere corretti stili di vita, di modo da ridurre le terapie e le ospedalizzazioni e di generare un risparmio significativo per la sanità pubblica.