Un nuovo report pubblicato dalla Commissione europea punta a fornire agli Stati membri informazioni utili ai percorsi di riforma dei servizi sanitari, con particolare attenzione all’assistenza a basso valore aggiunto. Il rapporto è stato preparato dall’Expert Group on Health Systems Performance Assessment (HSPA), con il supporto dell’Osservatorio europeo dei sistemi e politiche sanitarie. I dati si basano su una review della letteratura e su un sondaggio condotto tra i membri dell’Expert Group tra dicembre 2023 e febbraio 2024.
La definizione e nove casi esemplificativi
Oltre a dare una definizione di cosa costituisca “assistenza a basso valore”, il documento distingue anche nove diverse tipologie della stessa, insieme a una lista d’indicatori utilizzata in diversi paesi per identificarla.
La definizione proposta indica che “dal punto di vista di un sistema sanitario, l’assistenza a basso valore comprende il sovrautilizzo, l’abuso e il sottoutilizzo dei servizi sanitari (per esempio, prevenzione, diagnostica, trattamento, terapie). Il sovrautilizzo e/o l’abuso comprendono l’erogazione di servizi sanitari dannosi, inefficaci, inappropriati o non efficaci dal punto di vista dei costi. Il sottoutilizzo si riferisce a servizi sanitari non forniti o non utilizzati, nonostante siano necessari. Un’assistenza di scarso valore può portare conseguenze negative per i pazienti, i loro caregiver, il personale sanitario, il sistema sanitario nel suo complesso e l’ambiente in generale”.
Cinque tipologie di assistenza di scarso valore riguardano il sovrautilizzo o l’abuso, due il sottoutilizzo e altre due riguardano le variazioni ingiustificate che possono essere un segnale di sovra- o sottoutilizzo.
Il rapporto indica anche che l’implementazione di strategie volte a ridurre l’assistenza di basso valore è molto variabile nei diversi paesi, spaziando dagli approcci multicomponente a misure singole quali linee guida, adeguamenti finanziari per le agenzie di acquisto o i provider sanitari, trasparenza di qualità e auditing. Tra i suggerimenti per il futuro vi è lo sviluppo di strategie multicomponente mirate ai bisogni dei singoli paesi. Il rapporto segnala anche che permangono comunque delle lacune, in modo particolare nel campo della salute mentale e dell’assistenza di fine vita.
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