Lo scorso 4 marzo, presso la sede dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), è stato presentato il rapporto “L’uso degli antibiotici in Italia” relativo al 2023. Il documento evidenzia un aumento del consumo, spesso improprio, che contribuisce alla crescita della resistenza antimicrobica (AMR). Durante l’incontro è stata anche introdotta Firstline, una nuova app progettata per guidare l’uso corretto degli antibiotici e scoraggiarne l’uso non necessario attraverso un sistema a semaforo.
Nonostante le campagne di sensibilizzazione sull’uso responsabile degli antibiotici, il loro consumo è cresciuto nel 2023. Secondo i dati AIFA:
- Oltre il 40,9% dei bambini e quasi il 50% degli over 65 ha ricevuto almeno una prescrizione di antibiotici.
- Il consumo complessivo di antibiotici per uso sistemico è stato di 22,4 dosi medie giornaliere ogni 1.000 abitanti, con un incremento del 5,4% rispetto al 2022.
- A livello territoriale, l’aumento è stato ancora più marcato (+6,3%), mentre gli antibiotici per uso locale hanno registrato un +4,3%.
- L’Italia continua a distinguersi negativamente in Europa, posizionandosi settima tra i Paesi con maggiore consumo, con livelli del 15% superiori alla media UE.
Preoccupa in particolare l’abuso di antibiotici ad ampio spettro, più diffuso nelle regioni del Sud, che favorisce lo sviluppo di resistenze, soprattutto negli ambienti ospedalieri.
Antibiotico-resistenza: una pandemia silenziosa
Dopo un leggero calo durante gli anni della pandemia, le resistenze antimicrobiche sono tornate a crescere. I dati mostrano un trend allarmante:
- L’Escherichia coli, resistente alle cefalosporine di terza generazione, è passato dal 23,8% del 2021 al 26,7% nel 2023.
- La Klebsiella pneumoniae, responsabile di infezioni urinarie spesso fatali, ha visto un incremento delle resistenze dal 52,7% nel 2018 al 55,2% nel 2023.
Il Presidente di AIFA, Robert Nisticò, ha definito l’antibiotico-resistenza “una pandemia silente”, responsabile ogni anno di 12.000 decessi in Italia e di un impatto economico di 2,4 miliardi di euro. «Serve un’azione globale per promuovere un uso consapevole degli antibiotici, anche in ambito veterinario, e rafforzare la prevenzione negli ospedali, dove i batteri resistenti sono più diffusi», ha dichiarato Nisticò. Anche il Direttore Tecnico-Scientifico di AIFA, Pierluigi Russo, ha evidenziato che alcuni farmaci, come gli inibitori di pompa protonica usati per il reflusso gastroesofageo, potrebbero contribuire alla diffusione della resistenza antimicrobica.
Disparità regionali e consumo stagionale
Il rapporto ha messo in luce una forte variabilità regionale nell’uso degli antibiotici:
- Maggiore consumo al Sud: 18,9 dosi giornaliere per 1.000 abitanti, rispetto alle 12,4 del Nord e 16,4 del Centro.
- La prescrizione cautelativa è più diffusa nelle regioni meridionali, dove i ritardi nell’accesso alle prestazioni diagnostiche portano a un uso eccessivo di antibiotici.
Anche la stagionalità incide sui consumi: durante l’inverno si registra un aumento legato all’uso improprio di antibiotici per trattare sindromi influenzali e parainfluenzali, che sono per lo più di origine virale e non richiederebbero terapia antibiotica. Secondo Massimo Andreoni, Direttore Scientifico della SIMIT (Società Italiana Malattie Infettive e Tropicali), una strategia fondamentale per ridurre l’uso improprio degli antibiotici è potenziare le vaccinazioni. «Vaccinarsi riduce il rischio di infezioni respiratorie che spesso portano a un uso errato di antibiotici», ha spiegato Andreoni. Un esempio concreto è il vaccino antipneumococcico coniugato, che potrebbe evitare 11,4 milioni di terapie antibiotiche nei bambini sotto i 5 anni, come evidenziato da uno studio pubblicato su Lancet.
L’antibiotico-resistenza è stata un tema centrale del G7 Salute, dove l’Italia ha stanziato 21 milioni di euro per lo sviluppo di nuovi antibiotici. Il Ministero della Salute ha rafforzato il PNCAR 2022-2025 (Piano Nazionale di Contrasto all’Antimicrobico-Resistenza), adottando un approccio One Health per monitorare e prevenire la diffusione della resistenza antimicrobica. Grazie a un finanziamento annuale di 40 milioni di euro, il piano dispone ora di risorse strutturali per garantire continuità negli interventi. Inoltre, la Legge di Bilancio 2025 ha stanziato 100 milioni di euro per incentivare l’accesso ai nuovi antibiotici.
Firstline: l’app per un uso corretto degli antibiotici
Per contrastare l’abuso di antibiotici, AIFA ha sviluppato Firstline, un’app che offre informazioni su 10 delle più comuni infezioni in adulti e bambini. L’app utilizza una classificazione a semaforo basata sul sistema AWaRe dell’OMS, che suddivide gli antibiotici in tre categorie:
- Access (Verde) → Antibiotici a spettro ristretto, da usare nelle infezioni più comuni.
- Watch (Arancione) → Antibiotici a spettro più ampio, raccomandati solo per specifiche condizioni cliniche.
- Reserve (Rosso) → Antibiotici da impiegare esclusivamente per infezioni multiresistenti.
L’obiettivo è supportare i medici nella prescrizione e sensibilizzare i cittadini sull’importanza di un uso corretto degli antibiotici, riducendo il rischio di sviluppare nuove resistenze. L’abuso di antibiotici e la crescente resistenza antimicrobica rappresentano una minaccia globale per la salute pubblica. Il rapporto AIFA 2023 evidenzia la necessità di azioni concrete, tra cui campagne di sensibilizzazione, maggiore accesso ai vaccini, potenziamento del PNCAR e strumenti innovativi come Firstline.
Solo con un approccio coordinato e multidisciplinare sarà possibile invertire il trend e garantire un uso responsabile degli antibiotici, preservandone l’efficacia per le generazioni future.