Il documento di Call for evidence relativo alla recente proposta della Commissione europea per una Strategia a supporto delle contromisure mediche contro i pericoli per la salute pubblica è in fase di consultazione fino al prossimo 9 maggio. I commenti possono essere inviati tramite il portale “Have your say” della Commissione.

La strategia sulle contromisure mediche fa parte del più ampio pacchetto della Strategia sulla preparazione dell’Unione presentata nelle scorse settimane, e punta in modo particolare a rinforzare l’innovazione e la fornitura di tutte le tipologie di prodotti farmaceutici e sanitari importanti per fronteggiare situazioni di pericolo per la salute dei cittadini europei.

Vaccini, medicinali, agenti diagnostici e dispositivi di protezione personale rappresentato presidi fondamentali per riuscire a fronteggiare in modo adeguato i pericoli emergenti nel momento in cui si dovessero presentare, quali ad esempio infezioni da varie tipologie di agenti chimici o microbici, ma anche pericoli di natura radiologica o nucleare (i cosiddetti CBRN).

I punti principali della call for evidence

Secondo quanto riportato nella Call for evidence, la proposta di strategia sulle contromisure mediche potrebbe arrivare nel secondo trimestre 2025, sotto la responsabilità della DG HERA della commissione. Il documento trova ispirazione nelle raccomandazioni contenute nei rapporti di alto livello preparati per la Commissione UE da Sauli Niinistö e Mario Draghi, nonché dall’esperienza tratta dalla pandemia e dalle successive tensioni geopolitiche. 

Obiettivo è colmare i molti gap ancora aperti per rendere prontamente disponibili le contromisure mediche ove necessario. Tra questi, al primo posto figura il ritardo in tema di ricerca e innovazione dell’UE rispetto ai competitor, che dovrebbe venire affrontato anche nell’ambito dell’annunciata strategia sulle scienze della vita. Altri punti critici individuati includono la perdurante dipendenza delle catene di fornitura europee, che mette a rischio l’autonomia strategica del Continente, e la mancanza di coordinazione tra i  diversi settori e le diverse regioni, che porta ad azioni frammentate. In questo senso, le istituzioni europee ritengono che un’azione congiunta tra Commissione e stati membri possa avere un impatto maggiore, a livello globale, nazionale e regionale.

La strategia sulle contromisure mediche dovrebbe puntare a rafforzare la sicurezza e l’autonomia strategica europea nel campo della salute, contribuendo al contempo a migliorare il livello di competitività internazionale in settori strategici per l’economia e la sicurezza dell’UE.  Le priorità sui pericoli per la salute stabilite dall’Autorità HERA dovrebbero rappresentare la base per accelerare le attività di ricerca e sviluppo. Tra gli obiettivi della strategia figura anche la messa a punto di un quadro per migliorare la fornitura e l’equo ascesso alle contromisure mediche rilevanti per le crisi.

I negoziati con Norvegia, Islanda e Liechtenstein

Nel frattempo, il Consiglio europeo ha dato il via libera all’avvio dei negoziati sulle misure di emergenza nel campo delle contromisure mediche con Norvegia, Islanda e Liechtenstein. Una volta concluso, l’accordo tra i tre paesi e la Commissione UE si estenderà al di la dello scopo dell’Area economica europea e comprenderà misure di emergenza a livello EU sia già disponibili che potenzialmente utili per il futuro.