La conclusione dei suoi primi tre anni di vita (è stata fondata nell’ottobre 2021), la Commissione europea ha pubblicato una relazione per il Consiglio e il Parlamento UE sulle attività e sugli obiettivi raggiunti dall’Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA), in particolare per quanto riguarda il rafforzamento della capacità di risposta europea e la gestione di alcuni aspetti delle catene di fornitura dei medicinali critici soggetti a carenze.
Si conclude così la fase di review delle attività di HERA prevista entro il 2025, al fine di ottimizzarne la struttura e le governance ove opportuno. I risultati si basano anche sui contenuti di uno studio esterno elaborato da Open Evidence in collaborazione con PwC, mirato a identificare i gap nell’attuale organizzazione di HERA che potrebbero venire colmanti in futuro.
Tra i punti principali evindeziati dal rapporto figura la dimostrazione di disporre di un punto di coordinamento a livello UE delle azioni necessarie a prepararsi e gestire le emergenze sanitarie. Ruolo che HERA appare destinata a incrementare ulteriormente nel prossimo futuro, alla luce della proposta di Strategia per le contromisure mediche da poco avanzata della Commissione europea (ne abbiamo parlato qui). Essendo strutturata come Direzione generale all’interno della Commissione, inoltre, HERA ha potuto ottimizzare le relazioni con gli stati membri, l’industria, la società civile e le altre agenzie europee.
L’esperienza mutuata dalla pandemia Covid, infatti, ha dimostrato l’importanza di disporre di una struttura centralizzata dedicata proprio alla preparazione delle contromisure in campo sanitario, un elemento considerato aumentare la coerenza delle varie politiche e in grado di fornire un valore aggiunto a livello UE in tema di sicurezza sanitaria. A tale riguardo, il rapporto evidenzia sopratutto le azioni intraprese per l’approvvigionamento congiunto e lo stoccaggio delle contromisure mediche.
Le indicazioni per il futuro
Il rapporto sui primi tre anni delinea anche le raccomandazioni per fare evolvere il ruolo futuro di HERA, a partire da una maggiore sinergia d’azione con le altre agenzie europee coinvolte nella gestione di aspetti sanitari (tra cui il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, l’Agenzia europea dei medicinali, il Comitato per la Sicurezza sanitaria e l’Advisory Committee sulle emergenze di sanità pubblica). È anche necessario tenere conto dei nuovi compiti in capo ad HERA per quanto riguarda i medicinali critici, ancora in fase di evoluzione e solo parzialmente intercettati dal rapporto di riesame.
Gli ambiti di miglioramento comprendono una maggiore attenzione ai rischi di duplicazione degli sforzi, tenuto anche conto dei progressi fatti nella realizzazione dell’Unione europea della salute. Restano anche da risolvere alcune perplessità sull’attuale inquadramento di HERA come servizio della Commissione piuttosto che come autorità o agenzia indipendente.
Gli obiettivi per i prossimi anni prevedono anche una semplificazione del ruolo del Board di HERA e un maggiore coordinamento e cooperazione con gli stati membri UE per tutte le sue attività. Flessibilità nel campo della preparazione alle emergenze, ottimizzazione delle fonti di finanziamento e dei meccanismi per accedervi e comunicazione efficace e continua completano il quadro el riesame sulle attività di HERA.