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La European Crohn’s and Colitis Organisation (ECCO), associazione internazionale da anni impegnata nell’assistenza dei pazienti con malattie infiammatorie croniche intestinali (Inflammatory Bowel Disease – IBD), ha assegnato a un team multidisciplinare dell’Università di Parma, coordinato dai docenti Simona Bertoni e Marco Radi del Dipartimento di Scienze degli Alimenti e del Farmaco, uno dei 12 awards di durata annuale disponibili a livello europeo.
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Il team di ricerca propone di validare un approccio terapeutico innovativo basato su piccole molecole di sintesi per la cura del morbo di Crohn e della colite ulcerosa.
Obiettivo della ricerca dell’Università di Parma che ha ricevuto il premio dalla European Crohn’s and Colitis Organisation
In particolare, la ricerca finanziata dalla ECCO permetterà di investigare un approccio finora mai testato nell’ambito delle IBD, e basato sull’impiego di nuove piccole molecole in grado di ridurre il richiamo di cellule infiammatorie a livello intestinale interferendo con l’asse CCL20-CCR6, una via di segnalazione implicata nella patogenesi delle IBD.
Grazie alla sinergia tra l’Unità di Chimica farmaceutica diretta da Marco Radi, deputata alla progettazione e sintesi di composti ad attività antagonista verso i recettori CCR6, e l’Unità di Farmacologia di Simona Bertoni, impegnata negli studi pre-clinici di efficacia, l’indagine potrà rappresentare un passo significativo verso la validazione di un target farmacologico originale e verso lo sviluppo di un approccio terapeutico innovativo, complementare alle terapie attualmente a disposizione e auspicabilmente privo delle loro controindicazioni.
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