Il Parlamento Europeo ha trasmesso al Consiglio e alla Commissione la Dichiarazione Scritta n. 0008/2016 sulle misure per contrastare il diabete.
Con 405 Membri a favore, la Dichiarazione impegna la Commissione Europea e il Consiglio Europeo a dare priorità al diabete, in quanto emergenza sanitaria del Vecchio Continente e importante fonte di preoccupazione in Europa sul piano sociale ed economico.
Le misure per contrastare il diabete indicate dal Parlamento Europeo
L’impegno dovrà essere volto a sviluppare una strategia condivisa per la prevenzione, la diagnosi e il controllo della patologia, che comprenda la promozione del consumo e della produzione di alimenti sani.
Gli Stati Membri sono esortati a definire specifici piani nazionali per la gestione del diabete e per aumentare l’accesso di tutti i cittadini a un’alimentazione più salutare.
«Questo nuovo impegno rappresenta uno step cruciale per i 32 milioni di pazienti diabetici che vivono nell’Unione (37 entro il 2040) e manda un segnale forte anche a tutta la più ampia regione europea – commenta Nicoletta Musacchio, presidente dell’Associazione Medici Diabetologi. – Insieme alla Federazione Internazionale del Diabete Regione Europa (IDF Europa), con cui AMD collabora da tempo per richiamare l’attenzione delle comunità nazionali ed europee sulla necessità di far fronte al crescente impatto del diabete, ringraziamo i 405 Membri del Parlamento che hanno firmato questa preziosa Dichiarazione. Secondo quanto riportato nel documento, il diabete, solo nel 2015, ha causato in Europa 266.000 morti e nel 2013 ha portato a una spesa di circa 114 miliardi. Come auspicato nella Dichiarazione e più volte ribadito dalla nostra Associazione, è fondamentale incoraggiare nella popolazione un’alimentazione salutare e l’abitudine all’esercizio fisico. Ancora pochi sanno che grazie a queste semplici misure è possibile prevenire la maggior parte dei nuovi casi di diabete di tipo 2, e migliorare il controllo di quello di tipo 1. Per questo, ci rivolgiamo agli Stati Membri, alla Commissione e al Consiglio dell’UE affinché vengano implementate tutte le raccomandazioni contenute nella nuova Dichiarazione. Di concerto con l’IDF, vigileremo sui progressi che speriamo si possano registrare nella prevenzione e nella cura del diabete a livello nazionale ed internazionale».
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