Regione Lombardia e Dompé annunciano l’avvio del progetto NeOn: un’alleanza pubblico privato che unisce varie competenze industriali e accademiche in una piattaforma dedicata alla drug discovery nell’ambito delle malattie oncologiche e del SNC.
L’investimento è di 7 milioni di euro e coinvolge enti di ricerca e aziende.

L’accordo è stato siglato presso l’headquarters milanese dell’azienda biofarmaceutica Dompé alla presenza di Fabrizio Sala, vicepresidente della Regione Lombardia e assessore per la Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione,
Il progetto NeOn vede Dompé capofila di un vero e proprio “consorzio scientifico” che riunisce:
- Università Vita-Salute San Raffaele,
- Università degli Studi di Milano,
- Politecnico di Milano,
- Istituto Europeo di Oncologia,
- Istituto di Neuroscienze del CNR,
- Istituto Italiano di Tecnologia,
- Proxentia S.r.l.,
- Neuro-zone S.r.l..
Il progetto NeOn si pone l’obiettivo di sviluppare una piattaforma dedicata alla ricerca e allo sviluppo di nuovi farmaci per il trattamento di patologie del sistema nervoso centrale (SNC) e oncologiche, coprendo quindi l’intero processo di drug discovery.
Per un valore complessivo di 7 milioni, il progetto NeOn si inserisce all’interno degli Accordi per la Ricerca previsti della legge regionale 29/16 “Lombardia è ricerca e innovazione” e vede lo stanziamento da parte della Regione di fondi per circa 3,9 milioni (fondi POR FESR 2014-2020) per gli anni 2018, 2019 e 2020.
«Con questi accordi vogliamo sostenere l’alleanza tra il mondo della Ricerca con le diverse competenze di realtà industriali – ha detto il vicepresidente di Regione Lombardia e assessore alla Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione Fabrizio Sala. – Si tratta di favorire progetti di ricerca che abbiano un impatto concreto e misurabile sulla vita e sul benessere dei cittadini, finalizzati allo sviluppo e alla competitività del sistema economico-sociale lombardo».
In Lombardia risiede quasi un terzo delle imprese biotech e medicali presenti in Italia, si origina circa il 45% del fatturato e degli investimenti nazionali della farmaceutica e hanno sede 19 IRCCS che attivano una produzione scientifica superiore a qualsiasi altro territorio nazionale. Questo determina una ricaduta sull’eccellenza delle cure che attrae ogni anno pazienti da tutta Italia e sempre più anche dall’estero.
La Lombardia, inoltre, è la seconda regione europea per addetti dell’industria farmaceutica.
Finalità del progetto NeOn
L’obiettivo di NeOn è integrare le competenze industriali (di GI e di PMI) con quelle accademiche per realizzare una piattaforma innovativa che, attraverso la definizione e l’attivazione di un piano di sviluppo sperimentale, favorirà l’accesso a nuovi candidati clinici nelle aree di riferimento: le malattie oncologiche e le malattie neurodegenerative.
Il progetto vuole quindi essere un primo esempio di collaborazione pubblico privato che, mettendo in comune le rispettive competenze, possa generare un modello innovativo di ricerca e sviluppo significativo in termini di risultati scientifici. Questi potranno poi essere utilizzati e sviluppati dalle stesse aziende partecipanti al progetto o anche da altri futuri partner.
La linea comune di ricerca si focalizzerà nell’identificazione dei meccanismi molecolari che sono alla base delle patologie, con lo scopo di sviluppare nuovi bersagli terapeutici e volti a identificare nuovi agenti efficaci per il trattamento.
«Un esempio virtuoso di come pubblico e privato si incontrano per creare eccellenza, a favore del territorio e dei pazienti – dichiara Sergio Dompé, presidente e amministratore delegato Dompé farmaceutici. – Con 28mila addetti nel settore la Regione Lombardia è già “prima regione farmaceutica d’Italia e d’Europa” e oggi, ancora di più, fulcro dell’attività di centri di eccellenza riconosciuti a livello mondiale con cui lavoreremo per l’individuazione di nuove soluzioni terapeutiche».