Sembra ieri quando, insieme alla Redazione e ai colleghi di Tecniche Nuove, eravamo impegnati nella messa a punto dell’evento Made in Italy tra eccellenze e nuove sfide. Invece, sono già passati dodici mesi. Quando il lettore avrà in mano questo numero della rivista, sarà in corso, o appena terminato, il secondo convegno targato NCF, dal titolo Oltre le molecole, scenari futuri per l’industria Pharma. Quello intercorso tra i due appuntamenti è stato, a livello generale, un anno non semplice, e non perché bisestile (personalmente non credo a queste scaramanzie). Purtroppo, infatti, l’uomo non ha ancora imparato il valore della ricerca dell’armonia attraverso il confronto, sia esso con i colleghi sul posto di lavoro, nella politica, nella convivenza tra esseri umani diversi, ma non certo classificabili a priori come buoni o cattivi.
Guardando al nostro mondo farmaceutico, vorrei sottolineare alcuni momenti che ritengo importanti e che nel corso del 2024 ho cercato di evidenziare. Nel mese di gennaio, avevo preso spunto dall’evento NCF sul Made in Italy per rammentare la costante crescita del farmaco per terapie avanzate, l’espandersi del fenomeno integratori alimentari, le sfide da affrontare per adeguare la filiera alle esigenze derivanti dal nuovo contesto di riferimento. A febbraio avevamo accolto con soddisfazione la decisione di creare l’NMVO Italiano, propedeutico all’avvio delle attività legislative e operative per il recepimento della EU 62/2011. Si è parlato anche di digitalizzazione della Supply Chain portando in evidenza le lacune attualmente esistenti nell’indotto. Nel mese di marzo abbiamo affrontato un altro tema “centrale”, non solo sul lavoro ma nella vita di tutti i giorni: le “quote rosa” e le prospettive per la parità di genere. Aprile lo dedico al ricordo di Alessandro Rigamonti, che ho avuto il piacere di conoscere all’inizio del mio percorso lavorativo, e con il quale ho collaborato in AFI per una cinquantina di anni. Il focus centrale di maggio è stato quello di affrontare, cercando di fare chiarezza, il tema della serializzazione, che dopo l’afflato di gennaio, sembrava essersi già assopito. Sempre in questo mese si è parlato molto di robotica e automazione, dando corpo al tema dell’innovazione tecnologia di cui si è ampiamente discusso anche durante il 63° Simposio AFI di giugno.
Luglio è stato il mese “dell’elisir di eterna giovinezza”: uno sguardo attento alla medicina che sta contribuendo in modo decisivo a migliorare le aspettative di vita dell’uomo, sia come età che anche, e soprattutto, di qualità di vita. A settembre si è ripreso il tema dell’innovazione che avanza tra biotech, robotica e Intelligenza Artificiale, mentre a ottobre siamo tornati sul decreto relativo alla serializzazione licenziato a fine agosto: decreto che, per varie ragioni, è stato di fatto giudicato impraticabile da molti attori della filiera. A novembre ancora un richiamo alle opportunità offerte dalle nuove tecnologi in ambito Healthcare; nel dettaglio si è affrontato il tema della digitalizzazione spinta dei dispositivi “werable” e dei benefici sia per il paziente che per il Servizio Sanitario Nazionale. Per concludere, il 2024 è stato un anno in cui ancora una volta NCF ha portato al lettore un’informazione attenta all’attualità e alla rilevanza dei temi da trattare. Il 2025 ci attende, come lettori di Notiziario Chimico Farmaceutico, ma più in senso ampio come italiani, europei, abitanti del pianeta Terra, con molte aspettative; l’auspicio è che chi ha in mano le leve decisionali le utilizzi nella maniera più adeguata.