Sono due le joint action europee nel campo della salute, rispettivamente su salute mentale e demenze e nel campo dei tumori, che vedono impegnati numerosi enti sanitari e università italiani. Ne riepiloghiamo le principali linee di ricerca.
JADE Health per demenze e salute mentale
L’iniziativa JADE Health (Joint Action on Dementia and Health) vedrà la collaborazione triennale tra i partner di quindici diversi stati membri, più Ucraina e Norvegia, sotto il coordinamento della spagnola Fondazione per la formazione e la ricerca dei professioni della salute dell’Estremadura (Fundesalud) (link).
Finanziata nell’ambito del programma EU4health con un budget complessivo di 4,5 milioni di euro, l’azione congiunta punta a supportare i paesi europei nel ridurre gli oneri derivanti da demenze e altri problemi neurologici, sia a livello sociale che di singole persone.
Oltre che l’Istituto superiore di sanità, capofila per l’Italia con un budget di oltre 150 mila euro, partecipano a JADE Health anche la Rete di neuroscienze e della neuroriabilitazione e l’Azienda sanitaria Ulss 4 Veneto Orientale. Tra le iniziative della joint action figurano campagne di alfabetizzazione e consapevolezza e attività di screening e prevenzione primaria rivolte alle popolazioni ad alto rischio. È previsto anche il trasferimento di quattro best practice dal portale europeo EU Best Practice Portal on Public Health e il lancio di quarantaquattro progetti pilota transnazionali volti a rafforzare le attuali politiche e programmi nazionali.
JANE-2, i network di competenze sul cancro
La seconda azione congiunta, denominata JANE-2 vede l’Italia protagonista, con la Fondazione IRCCS Istituto nazionale dei tumori in qualità di coordinatore. Anche in questo caso i finanziamenti provengono dal programma EU4Health, per un totale di oltre 40 milioni di euro, di cui oltre 3,5 milioni destinati all’Istituto nazionale dei tumori. Gli altri partecipanti italiani includono quattordici tra aziende ospedaliere, Fondazioni IRCCS, enti specializzati nella cura dei tumori e università. I partner del progetto sono in totale centoventuno, da ventinove paesi diversi (link).
Obiettivo in questo caso è istituire sette diversi Network di competenze sul cancro, dando implementazione alle raccomandazione contenute nel’EU Beating Cancer Plan del 2021. Ogni network si focalizzerà su una diversa area di interesse. Le tematiche individuate comprendono i tumori complessi e con prognosi scarsa, le cure palliative, la sopravvivenza, la prevenzione primaria/secondaria personalizzata, le tecnologie -omiche, le risorse medicali high-tech e gli adolescenti e giovani adulti con tumore.
Tra i servizi che potranno essere forniti dai network nelle rispettive aree di competenza troviamo lo sviluppo di linee guida per la pratica clinica, campagne di consapevolezza, lo sviluppo di modelli organizzativi per la sanità, promozione della ricerca e sviluppo di criteri di qualità per i meccanismi di accreditamento/endorsement.