Come si dice in questi casi? Anno nuovo vita nuova. Con l’inizio di questo 2025, è naturale volgere uno sguardo, più o meno critico, a quello che ci aspetta. E se di futuro vogliamo parlare, il collegamento viene naturale e spontaneo con il tema al centro del convegno organizzato da NCF e Tecniche Nuove il 4 dicembre scorso, Oltre le molecole: scenari futuri per l’industria Pharma, a cui abbiamo dedicato un ampio approfondimento su questo numero.
Era la seconda edizione di questa iniziativa e, basandomi sulle attestazioni di gradimento mostrate dal pubblico in sala, posso affermare che l’evento ha raggiunto i risultati che tutti noi organizzatori ci eravamo prefissati. La sala era gremita di partecipanti, superando le presenze, peraltro già elevate, dell’edizione 2023. I relatori, che vorrei qui ringraziare per la loro professionalità e per il contenuto dei loro interventi, hanno interpretato perfettamente il messaggio che intendevamo dare con il titolo del convegno.
Innovazione a 360°, partendo dal fatto che la crescita del farmaco biotech continuerà a essere esponenziale e che di conseguenza porterà (anzi, già lo sta facendo) alla trasformazione di tutti i processi fondamentali per la corretta gestione del ciclo di vita del farmaco, dal momento dello sviluppo a quello della somministrazione al paziente.
Ecco quindi l’avvio del percorso, trattando temi legati all’evoluzione del contesto normativo a un passo dal futuro, tema affrontato da Sveva Sanzone ed Elisa Stefanini (entrambe appartenenti al GdS Affari Regolatori AFI), per passare poi all’intervento di Maria Luisa Nolli (Consiglio Direttivo AFI), che è entrata direttamente nel merito parlando di farmaci biotech e terapie avanzate: il panorama della nuova medicina. Innovazione che ovviamente presuppone anche tecnologie abilitanti, e di questo tema si sono interessati: Ivano Tavernelli di IBM, che ha presentato una prospettiva a medio termine di utilizzo del quantum computing (la rivoluzione che verrà); Paola Martini (GdS Innovazione AFI), che ha invece affrontato in un intervento in differita il tema delle nuove frontiere dell’industry 4.0 per migliorare la compliance regolatoria, con uno speech dall’emblematico titolo Dal review by exception fino al release by exception; Gian Paolo Baranzoni (GdS Innovazione AFI), che ha poi affrontato un altro argomento molto interessante parlando di innovazione nel processo di convalida e qualifica dei sistemi computerizzati, come una guideline può modificare vecchie abitudini. A seguire, l’intervento di Chiara Ciotti, Fondazione UNIMI, sul rapporto tra atenei e impresa: un legame sempre più importante per accelerare l’innovazione e per aiutare nella crescita giovani startup, che altrimenti non avrebbero importanti prospettive di sviluppo.
Nell’ultimo intervento, ho affrontato il tema della Supply Chain, tra visioni future e realtà presente, mettendo in evidenza da un lato l’importanza della “tracciabilità” della filiera a garanzia del paziente, e dall’altro i gap da colmare per poter raggiungere gli obiettivi. Non mi soffermo ulteriormente sui contenuti perché troverete nella rivista gli articoli specifici predisposti dai nostri giornalisti. Mi sento già di anticipare, a nome della Redazione, che per il 2025 il nostro obiettivo sarà quello di alzare ulteriormente l’asticella.
Vi auguro una buona lettura e un buon 2025.