Il “Manifesto EBM per migliorare l’assistenza sanitaria” – pubblicato sulla rivista Evidence edita dalla Fondazione GIMBE – è un’iniziativa lanciata a seguito dell’annuale conferenza Evidence Live, organizzata dal British Medical Journal e dal Centre for Evidence Based Medicine dell’Università di Oxford. L’obiettivo dei rappresentanti delle due istituzioni che hanno firmato il Manifesto è dar vita a un movimento, a cui tutti gli interessati sono invitati ad aderire, che lavori a risolvere i molti problemi che ancora rendono molto difficoltosa la corretta identificazione e l’uso delle migliori evidenze scientifiche in ambito sanitario.
Un paradosso, visto anche il numero sempre crescente delle pubblicazioni e l’emergere dei nuovi modelli di sanità che pongono il paziente al centro di un processo decisionale informato e condiviso con i sanitari che lo hanno in cura. Il percorso proposto, delineato dal Manifesto EBM, consta dei seguenti punti:
- Espandere il ruolo di pazienti, professionisti sanitari e policy maker nella ricerca;
- Aumentare l’utilizzo sistematico delle evidenze disponibili;
- Rendere i risultati della ricerca rilevanti, replicabili e accessibili agli utilizzatori finali;
- Ridurre le pratiche di ricerca discutibili, i bias e i conflitti di interesse;
- Garantire una regolamentazione di farmaci e dispositivi rigorosa, trasparente e indipendente;
- Produrre linee guida per la pratica clinica più facilmente implementabili;
- Supportare l’innovazione, il miglioramento di qualità e sicurezza dell’assistenza, attraverso un maggiore utilizzo dei real world data;
- Formare all’evidence-based healthcare professionisti, policy maker e cittadini al fine di compiere scelte informate;
- Incoraggiare le generazioni future di EBM leader.
Il Manifesto EBM è il frutto del confronto dei vari attori della filiera e nelle intenzioni dei suoi estensori è un documento destinato ad evolvere nel tempo, grazie al lavoro che vari gruppi condurranno a livello mondiale. “Anche se affrontare i problemi richiederà tempo, risorse e sforzi, tutta la comunità EBM dovrebbe prendersi in carico questa responsabilità”, è l’auspicio degli autori.
I dati del Manifesto EBM
La distorsione a cui va incontro buona parte della produzione scientifica in medicina compromette, per gli autori del Manifesto EBM, la sua implementazione nella pratica clinica. L’articolo parla di un 34% di ricercatori che ha segnalato il ricorso a pratiche discutibili, quali data mining per ottenere effetti statisticamente significativi, reporting selettivo degli outcome, switch di outcome, bias di pubblicazione, deviazioni dal protocollo, occultamento di conflitti di interesse. A ciò andrebbero aggiunti l’8% degli autori (su un campione di 630 articoli) che hanno ammesso che le loro dichiarazioni di authorship contenevano dichiarazioni mendaci. Un sondaggio condotto nel 2012 tra 9 mila autori e revisori del BMJ, inoltre, avrebbe indicato che il 9,5% circa di essi (13% dei 2.782 ricercatori che hanno risposto) è stato testimone o sa da fonti certe di ricercatori attivi nel Regno Unito che hanno aggiustato, alterato o inventato i dati in modo improprio durante le loro ricerche, al solo scopo di pubblicare.
Un quadro alla base del quale, per gli autori, vi sarebbero interessi commerciali e accademici gestiti in maniera inadeguata, che portano a bias progettuali quali ad esempio il disegno inadeguato degli studi, la loro interruzione precoce o la mancanza di trasparenza. Sarebbero circa il 50% gli studi i cui esiti non sono mai stati pubblicati, riporta il Manifesto EBM, e la maggior probabilità di pubblicazione è rimane appananggio degli studi che hanno avuto esito positivo.
Il Manifesto segnala anche il perdurare dei conflitti d’interesse tra gli autori delle linee guida per la pratica clinica e le aziende sponsor. Tutte ombre che, secondo gli autori, sarebbero testimoniate dai 12 miliardi di euro di sanzioni comminate all’industria farmaceutica negli anni 2009-2014 in conseguenza di illeciti penali e civili. Il sistema non riesce però a superare le attuali criticità, che secondo il Manifesto EBM includono la produzione di linee guida non affidabili, criticità regolatorie e ritardi nel ritiro dal mercato di farmaci dannosi. Tutti elementi che contribuirebbero ad aumentare i costi delle terapie e gli eccessi di medicalizzazione.