Il 1 gennaio 2025 ha visto partire le attività dei primi sei Laboratori di riferimento europei (EURL) per la salute pubblica, che erano stati designati a marzo 2024 ai sensi del regolamento di auttuazione (EU) 2024/892 tra quelli che avevano partecipato alla call a presentare domanda attivata nell’ultimo trimestre 2023.
La seconda call for application (aprile-agosto 2024) ha portato alla designazione di ulteriori tre laboratori a novembre 2024 (regolamento di attuazione (EU) 2024/2959), che inizieranno le attività nei prossimi mesi.
Di cosa si occupano i Laboratori EURL
L’incarico operativo dei Laboratori di riferimento della rete europea sarà attivo per i prossimi sette anni. Obiettivo dei consorzi, che riuniscono expertise scientifica nei diversi ambiti d’azione, è migliorare la capacità di risposta contro i pericoli per la salute pubblica transfrontaliera e assicurare una rapida identificazione e risposta degli eventuali focolai di malattia.
Ogni laboratorio EURL vede la collaborazione di più enti di diversi paesi ed è specializzato in un preciso settore d’intervento. I loro compiti includono il supporto alle autorità nazionali di salute pubblica nell’assicurare la comparabilità dei dati e il rafforzamento dei metodi di laboratorio a livello EU, compreso l’allineamento della diagnostica e dei test di sorveglianza, le notifiche e il reporting.
I campi d’azione dei primi sei EURL
Il Laboratorio di riferimento per la resistenza antimicrobica nei batteri è guidato dallo Statens Serum Institut (SSI) danese e vede la partecipazione anche della Danmarks Tekniske Universitet (DTU) e del Clinical Microbiology Region Kronoberg (Svezia) (link).
L’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” è, invece, uno dei partner del laboratorio EURL dedicato ai patogeni virali emergenti trasmessi da roditori e zoonotici. In questo caso, il consorzio è guidato dallo svedese Folkhälsomyndigheten e vede la partecipazione anche dell’Istituto Pasteur (F) e dell’ungherese Nemzeti Népegészségügyi és Gyógyszerészeti Központ.
L’Istituto superiore di sanità partecipa all’EURL dedicato alle infezioni da Legionella, coordinato dagli Ospedali civili di Lione (F) e con partecipazione anche della Technische Universitaet Dresden (D), dell’Instituto Nacional de Saúde Doutor Ricardo Jorge (INSA) portoghese e del francese Institut national de la santé et de la recherche médicale (INSERM).
Presenza italiana (Azienda Ospedale-Università di Padova) anche nell’EURL dedicato ai patogeni virali trasmessi da vettori: In questo caso il consorzio ha guida olandese e comprende anche enti sanitari della Grecia e della Slovenia.
Il laboratorio EURL responsabile per i patogeni batterici ad alto rischio emergenti e zoonotici è coordinato dal Robert Koch Institut tedesco e vede la partecipazione anche di enti svedesi e portoghesi.
L’ultimo EURL tra i primi sei a diventare operativi si occuperà di difterite e pertosse, sotto il coordinamento dell’Università di Turku (Finlandia) e con partecipazione anche dell’Istituto Paster e di altri enti belgi e tedeschi.
Gli altri tre EURL designati
L’Istituto Superiore di Sanità sarà il coordinatore dell’EURL dedicato agli elminti e protozoi a trasmissione alimentare, tramite acqua o vettori. Gli altri partecipati a questo consorzio sono lo svedese Folkhälsomyndigheten (Fohm) e il tedesco Institut für Mikrobiologie der Bundeswehr.
Anche gli altri due Laboratori designati dalla seconda call punteranno in particolare alle infezioni provenienti dalla catena alimentare. In particolare lo Statens Serum Institut (SSI) coordinerà il consorzio dedicato ai batteri trasmessi per via alimentare e con l’acqua, mentre il Norwegian Institute of Public Health (NIPH) sarà alla guida del consorzio dedicato alle analoghe infezioni trasmesse da virus.