insulin pump collage consisting of six pictures: hand holding an insuline pump, insertion system of the infusion set, filling the reservoir of a insulin pump, insulin pump in a pocket, using an insulin pump, wearing an insulin pump isolated on a white background

Carmela Pierri, vicepresidente dell’Università degli Studi Internazionali di Roma (Unint) ha spiegato ai microfoni di NCF durante la VI Conferenza Nazionale sui DM che il Ministero della Salute ha affidato all’Unint e all’associazione Formit il compito di andare a individuare quali sono le modalità e le metodologie per avviare il processo di regolamentazione delle App mediche, in un contesto che è nazionale ma anche europeo. I possibili criteri di valutazione da inserire potrebbero essere l’usabilità della App, la sua validità ed affidabilità, la gestione dei dati e la loro sicurezza e infine il tema della privacy. La certificazione delle App Medicali vedrà fare gli interessi di molti; in primis ovviamente i consumatori, che auspicano alla sicurezza del prodotto, ma andando più a fondo anche gli App stores, per i quali la certificazione del prodotto è un indicatore di qualità del prodotto e cosi anche le software house. Inoltre gli standard e le linee guida per la certificazione possono essere utilizzati come riferimento anche da parte degli sviluppatori. In un’ottica più futuristica, potrebbero trarre vantaggi dalla creazione di linee guida anche i prescrittori e le case farmaceutiche. I primi perché un possibile scenario potrebbe essere che App certificate possano essere “prescritte” dal medico come strumento di supporto all’acquisizione di dati sull’evoluzione della patologia o come strumento di verifica della compliance del paziente alla terapia, e le seconde perché, nell’ottica di una possibile prescrizione a carico del SSN, le App diventerebbero anche una componente accessoria alla commercializzazione del farmaco mista prodotto-servizio.